Cameri - Riceviamo e pubblichiamo dalla Segreteria Nazionale Fismic: "Nel pomeriggio del 16 giugno abbiamo ricevuto da Leonardo una comunicazione scritta nella quale vengono ufficializzati dall’azienda i dati relativi agli indicatori economico-finanziari di Gruppo per la relativa consuntivazione del Premio di Risultato 2020. Leonardo ha confermato che nel 2020 l’EBITA di Gruppo non ha raggiunto la soglia dell’85% disabilitando così il pagamento delle quote di Premio associate al raggiungimento degli obiettivi economico/finanziari: un 25% legato al risultato EBITA di Gruppo e un 20-25% legato al risultato di FOCF di Gruppo, indipendentemente dai risultati delle Divisioni su tali indicatori. In prima battuta ci spiace dover sottolineare che si pone un problema di metodo comunicativo e di corrette relazioni sindacali, quando i dati noti all’azienda già da settimane, successivamente all’approvazione del Bilancio, vengono ufficializzati in ritardo e solo a fronte di nostre ripetute sollecitazioni e proteste da parte dei lavoratori nei siti produttivi. La Fismic Confsal pur consapevole che i dati relativi al Premio di Risultato su indicatori economici-finanziari sono per definizione variabili, ritiene che le situazioni straordinarie non possano essere affrontate con strumenti di carattere ordinario. Avevamo chiesto all’azienda e continuiamo ancora a farlo, di verificare la possibilità di raggiungere un compromesso accettabile come fatto in altre multinazionali che pur non raggiungendo i parametri per l’erogazione del Premio 2020 hanno contrattato con le OO.SS erogazioni una tantum per riconoscere i sacrifici che i lavoratori hanno sostenuto facendo la loro parte anche in periodo di pandemia. In particolare in Leonardo in situazioni di emergenza sanitaria molti lavoratori non si sono fermati, rispondendo anche alla richiesta di lavoro straordinario, e contribuendo così facendo agli impegni di carattere produttivo nel rispetto dei tempi e delle commesse che l’azienda doveva e dovrà onorare, questo ci sembra un riconoscimento più che dovuto. Pur prendendo atto dello sforzo che l’azienda ha fatto nelle Divisioni, aggiornando le pianificazioni operative ridefinendo i livelli di obiettivi nelle proiezioni di forecast divisionali sul secondo semestre, e che per il 2020 per il raggiungimento del parametro relativo all’indicatore di prossimità, sarebbe stato sufficiente tenere conto dei recuperi incrementali misurabili rispetto ai risultati consuntivati per l’anno precedente, o in alternativa fra i risultati consuntivati per il primo trimestre e quelli del secondo semestre. La Fismic Confsal ritiene però queste misure non ancora sufficienti per fare tornare serenità tra i lavoratori del Gruppo ed invita l’azienda ad una riflessione di merito urgente ed in tempi utili prima dell’erogazione in busta paga nel mese di luglio, perché solo con la soddisfazione del lavoratori si possono affrontare in maniera efficace e partecipativa le difficili sfide che il momento socio-economico richiede. Si concluda al più presto e positivamente questa spiacevole vicenda, e ci si concentri sull’approvazione dell’ipotesi di accordo dell’integrativo Leonardo, che dopo un difficile e prolungato negoziato ha portato elementi vantaggiosi sia di carattere economico che normativo che i lavoratori devono giudicare senza distrazioni e in serenità".
Questa invece la dichiarazione rilasciata da un membro della direzione Fismic Confsal di Cameri: "Lo stato di mobilitazione è partito quando abbiamo saputo, non solo come divisione, ma tutta la One Company, che il Premio di Risultato, sarebbe stato quasi dimezzato, se si pensa che si tratta del 45% in meno. In qualità di membro della direzione provinciale della Fismic- Confsal, dico che ad oggi non abbiamo nulla di scritto, da parte dell’azienda a poco meno di un mese e mezzo dall’erogazione del premio, pagato come sempre in busta paga di luglio. Si è cominciato con il blocco degli straordinari il sabato, per arrivare, dal momento che non abbiamo mai avuto risposte chiare, allo sciopero da lunedì 14 giugno per 4 ore su due turni fino ad oggi. Comprendiamo il momento di difficoltà che il Paese sta attraversando, ma c’è alla base un errore grave di comunicazione e trasparenza dal Leonardo, che non aveva mai fatto parola di questo con i lavoratori. I nostri dipendenti non si sono fermati un giorno, nonostante la pandemia avesse toccato un numero di morti giornaliero che noi tutti conosciamo. Essendo nella lista Ateco come azienda strategica, il sito di Cameri ha centrato gli obiettivi e soddisfatto le richieste del cliente Looked Martin. Per questo, ormai esausti dal persistente silenzio dell’azienda, hanno deciso di astenersi dal lavoro, in attesa che tutte le parti sociali vengano convocate dai vertici dell’azienda".