Galliate - Riceviamo e pubblichiamo dalla Cisl Piemonte Orientale: "Le Lavoratrici e Lavoratori della RMP Savoini contro l’inerzia aziendale iniziativa di protesta contro la “mala gestione aziendale Oltre il 90% dei lavoratori ha manifestato e ha animato oggi il presidio davanti alla RMP Savoini, azienda storica del territorio di Galliate che si occupa di trattamenti galvanici per automotive, per protestare contro il roboante silenzio e la totale assenza della direzione aziendale in un momento tragico per tutti i lavoratori e le loro famiglie” Dichiara il Segretario Generale della Fim Cisl Piemonte Orientale Gianluca Tartaglia. La protesta ha avuto la solidarietà dei lavoratori e della CISL Territoriale presente al presidio con la Segretaria Generale, Elena Ugazio (foto). La Direzione aziendale ha deciso da tempo di non voler risolvere i problemi noti di liquidita’ dell’azienda , nonostante i ripetuti appelli da parte delle Organizzazioni Sindacali . Il tutto è andato degenerando già a partire dal mese di aprile di quest’anno dove si è tentato in extremis di salvare la situazione attraverso un piano di risanamento a seguito dell’accesso alla composizione negoziata, piano che non ha raggiunto le soluzioni attese e che ha portato l’azienda ad una situazione di stallo. Piano che gia’ dalla sua partenza era stato oggetto di preoccupazione da parte delle organizzazioni sindacali per la sua difficolta’ di realizzazione. Ad oggi oltre alle retribuzioni arretrate dei lavoratori si aggiungono i mancati pagamenti ai fornitori che hanno portato alla cessazione di erogazione di energia elettrica da parte del fornitore. Decisione questa che ha di fatto spento ogni speranza di continuita’ produttiva e di futuro per circa una quarantina di lavoratrici e lavoratori. La Fim Cisl non abbandonerà nessun lavoratore e sarà costantemente presente al loro fianco in una vicenda che vede ormai come unica presenza attiva quella delle organizzazioni sindacali, perché nel frattempo direzione aziendale e soci si sono resi irreperibili… Lavoratrici e lavoratori abbandonati ad un tragico destino…. Come Fim Cisl riteniamo indispensabile e urgente l’intervento delle istituzioni per affrontare insieme un percorso che preveda tutto quanto necessario per garantire la continuità di reddito dei lavoratori coinvolti e che possa rilanciare una realtà aziendale che a nostro avviso può ancora essere recuperata se solo esistesse una volontà comune nel farlo. Ad oggi i lavoratori hanno ricevuto una comunicazione di collocazione in CIGS fino a data da destinarsi che nulla prospetta di buono, perché mancano interlocutori credibili con cui costruire le soluzioni possibili che da tempo avevamo prospettato alla direzione aziendale. Abbiamo con oggi 10 settembre proclamato lo stato di agitazione e ci attiveremo in tutti i modi possibili per garantire il giusto diritto al lavoro delle famiglie che rappresentiamo".