San Martino di Trecate - «Prendiamo atto con soddisfazione dei risultati positivi dello studio epidemiologico di Arpa Piemonte, che riteniamo costituiscano un importante segnale del buon lavoro che da anni le aziende del polo petrolchimico di San Martino di Trecate stanno facendo, anche a tutela dell'ambiente, della salute e della sicurezza della popolazione residente nell’area». Con queste parole il presidente dell’Associazione industriali di Novara, Fabio Ravanelli, commenta gli esiti della ricerca sullo stato di salute della popolazione residente nel comune di Cerano in relazione all’esposizione ad inquinanti ambientali che verranno presentati venerdì 19 ottobre alle 20,30 durante un incontro pubblico nella sala Crespi, a Cerano. «Siamo certi – aggiunge – che costituirà un’utile occasione di confronto da cui potranno uscire rafforzate quella fiducia e quella collaborazione reciproca tra popolazione, istituzioni e mondo produttivo che sono fondamentali per lo sviluppo del territorio».
Realizzato dalla struttura complessa in Epidemiologia e Salute ambientale di Arpa Piemonte, lo studio era finalizzato a individuare e calcolare i rischi per la salute della popolazione in relazione alle emissioni provenienti dal polo industriale di San Martino di Trecate. Concluso a fine marzo 2018, si è basato sull’analisi dei dati storici relativi alla mortalità e alle dimissioni ospedaliere di migliaia di persone e su circa 12mila cicli effettivi di analisi epidemiologiche, complesse e meticolose, svolte tra l’agosto e il novembre 2017, dimostrando che le emissioni del polo petrolchimico non hanno un impatto significativo sui residenti nelle aree a maggiore ricaduta.
«Ringrazio – conclude Ravanelli – tutte le aziende del polo petrolchimico di San Martino di Trecate per la sensibilità e la disponibilità che hanno sempre dimostrato, per l’impegno, anche economico, da loro sostenuto per implementare continuamente i parametri di sicurezza interna ed esterna ai loro impianti, e per la crescente attenzione alla dimensione “pubblica” del proprio ruolo, come testimoniato dalle numerose iniziative in essere sul territorio. Si tratta della migliore dimostrazione di quanto le attività produttive possano coniugarsi in modo virtuoso con il rispetto dell’ambiente e della salute di dipendenti e popolazione, in un percorso di crescita condivisa in cui si concretizza nel migliore dei modi il principio della responsabilità sociale del fare impresa».