Galliate - Grande successo di partecipazione, più di 150 persone si sono alternate durante la mattinata, giovedì 5 dicembre al convegno organizzato dal Parco del Ticino e Lago Maggiore presso la Centrale Orlandi di Galliate, dove sono stati illustrati i contenuti e le previsioni del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Piemonte. Il Convegno è stato introdotto dall'Assessore ai Parchi della Regione Piemonte, Gianluca Vignale, che ha dichiarato«Per rendere più funzionale il Programma di sviluppo regionale con le diverse situazioni del territorio il Programma non potrà più essere unico, ma dovrà essere distinto nelle tre aree di pianura, collina, montagna. L’integrazione tra agricoltura e tutela dell’ambiente è la sfida vincente per migliorare la qualità della vita di tutti»
Le relazioni del dott. Mario Perosino della Direzione regionale Agricoltura sulle misure dello sviluppo rurale a favore della biodiversità, del dott. Paolo Carrà, Presidente dell’Ente Nazionale Risi sul rapporto tra PSR e PAC e del dott. Antonio Pogliani del settore Agricoltura della Provincia di Novara sul PSR 2007/2013 nel territorio novarese, hanno illustrato il «Piano di sviluppo rurale» con la prima fase che si conclude nel 2013, e le prospettive per la nuova fase che dal 2014 arriverà fino al 2020. Il PSR è uno strumento che consente, attraverso una serie di bandi, di distribuire i fondi europei alle aziende agricole che mettono in campo iniziative di carattere agro-ambientale. Fino ad oggi, secondo i primi dati, sul territorio novarese il PSR ha distribuito almeno 9 milioni di euro in cinque anni, per oltre mille richieste. «Le aziende agricole - ha sottolineato il dirigente della Provincia Antonio Pogliani - che hanno ancora delle domande in sospeso devono concludere tutto entro la fine dell’anno, perché non sono previste proroghe».
Altri fondi sono stati erogati per la formazione, e per la partecipazione a sistemi di qualità alimentare. «Quello che già c’era sarà confermato - ha affermato il dott. Mario Perosino, della direzione agricoltura regionale - inoltre ci saranno delle novità: tra queste, la possibilità che ai fondi accedano anche altre categorie di beneficiari, oltre agli agricoltori, come associazioni di partner pubblici e privati». Nel 2014 si distribuiranno le disponibilità residue con nuovi bandi.
Paolo Carrà, presidente dell’Ente Nazionale Risi ha chiesto «Più semplicità di applicazione delle procedure del Psr sia dal punto di vista tecnico, sia per quanto riguarda i controlli». Ha inoltre sottolineato il tema di risicoltura e biodiversità, ricordando che sui risicoltori pesa sempre l’incognita dei Paesi meno avanzati che con accordi bilaterali con l’Unione Europea esportano nel nostro paese a dazio zero anche il riso. Nelle conclusioni il presidente del Parco Marco Mario Avanza e l’assessore all’Agricoltura della Provincia di Novara, Luca Bona, hanno sottolineato l’importanza dell’attività agricola per la gestione e la tutela del territorio. In particolare il Presidente del Parco ha ribadito che: “L’agricoltura del futuro è sensibile alla tutela dell’ambiente quindi le nuove politiche comunitarie devono essere finalizzate all’integrazione del reddito dell’agricoltore che orienta la propria attività in tal senso. Il Parco deve diventare sempre di più un occasione per gli agricoltori per promuovere i prodotti di qualità e far conoscere i valori del nostro territorio. E’ proprio questa la ragione principale dell’adesione al Programma MAB dell’UNESCO da parte del Parco del Ticino e Lago maggiore” e l'Assessore Bona ha sottolineato che "i finanziamenti non sono da considerarsi fini a stessi ma come un investimento e corrispettivo per l'agricoltura quale presidio del territorio: promuoverci senza paura, il turismo legato all'agroalimentare è il più redditizio ed è in grado di generare ritorni economici".