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CIA PIEMONTE ALLE URNE PER IL NUOVO PRESIDENTE

Assemblea elettiva regionale, venerdì 9 febbraio all’hotel NH Torino centro, all’insegna del ricambio generazionale. Lodovico Actis Perinetto non si ricandida, al suo posto il quarantenne Gabriele Carenini
Gabriele Carenini

Torino - Assemblea elettiva regionale all’insegna del ricambio generazionale, venerdì 9 febbraio, alla Cia – Agricoltori italiani del Piemonte. Il presidente uscente, Lodovico Actis Perinetto, socio fondatore dell’Organizzazione, ha deciso di non ricandidarsi per lasciare spazio ai giovani ed al suo posto si presenta l’attuale vice presidente Gabriele Carenini, 40 anni, sposato, con un figlio, imprenditore agricolo a Valmacca (Al), dove produce ortofrutta nell’azienda di famiglia rilevata nel 2004.

La votazione avverrà nell’ambito del convegno “Agricoltura: innovare per un futuro sostenibile” all’hotel NH Torino centro, in corso Vittorio Emanuele II 104, a Torino, con apertura alle 9,30.

Carenini è stato presidente dell’Associazione Giovani Imprenditori Agricoli (Agia) della provincia di Alessandria, presidente di Agia Piemonte e vicepresidente Agia nazionale. La sua attività in Cia è stata prevalentemente indirizzata ad agevolare il ricambio generazionale attraverso l'inserimento dei giovani nel mondo agricolo, valorizzando i giovani imprenditori che già operano in agricoltura.

Candidato alla vice presidenza è Alessandro Durando, 34 anni, presidente della Cia di Asti, titolare dell’azienda multifunzionale con annesso agriturismo “Terra d’origine”, in quel di Portacomaro (At).

I delegati all’assemblea regionale, eletti nelle assemblee provinciali ed interprovinciali, saranno chiamati, oltre che a rinnovare la governance dell’Organizzazione, anche e soprattutto a definire le strategie ed i programmi di Cia Piemonte per il futuro.

Cia Piemonte rappresenta oltre il 20 per cento delle aziende agricole della regione. In provincia di Torino è il primo sindacato agricolo per numero di aziende agricole datoriali associate. Nel Cuneese ha una presenza prioritaria nel settore vitivinicolo, mentre nel Biellese e nel Verbano-Cusio-Ossola è fortemente rappresentativa delle aziende montane.