Torino - Gabriele Carenini, 40 anni, sposato, con un figlio, imprenditore ortofrutticolo nell’azienda di famiglia a Valmacca (Alessandria), è il nuovo presidente regionale della Cia – Agricoltori italiani del Piemonte. «Il mio impegno è per il ricambio generazionale – ha detto Carenini ai delegati regionali che stamattina all’Hotel NH Torino centro lo hanno eletto al vertice della Confederazione regionale -, bisogna riportare l’agricoltore al centro della filiera produttiva, coniugando sostenibilità, produzione e redditività. La varietà e la qualità della produzione agricola piemontese possono essere parte importante del motore dell’economia dei nostri territori».
Carenini avrà come vicepresidente un altro giovane imprenditore agricolo, Alessandro Durando, 34 anni, presidente della Cia di Asti e titolare dell’azienda multifunzionale con annesso agriturismo “Terra d’origine”, a Portacomaro (Asti).
«L’agricoltura del futuro ci riserverà dei cambiamenti epocali che oggi non siamo nemmeno in grado di immaginare – ha commentato il presidente uscente Lodovico Actis Perinetto, socio fondatore di Cia Piemonte -, è fondamentale e giusto che questo passaggio venga gestito dai giovani».
Parole di stima e congratulazioni per la staffetta generazionale al vertice della Cia del Piemonte sono state espresse anche dal presidente nazionale della Confederazione, Dino Scanavino, e dal presidente di Cia Torino, Roberto Barbero, secondo cui “l’elezione di Carenini e Durando dimostra che la Cia è in grado di passare dalle parole ai fatti, vincendo la scommessa sul rinnovo della dirigenza”.
All’assemblea congressuale, non a caso intitolata “Agricoltura, innovare per un futuro sostenibile”, sono intervenuti, tra gli altri, il vice ministro delle Politiche agricole, Andrea Olivero, l’assessore regionale all’Agricoltura del Piemonte, Giorgio Ferrero, il direttore regionale Inps Piemonte, Giuseppe Baldino, l’europarlamentare Daniele Viotti e i parlamentari Mino Taricco, Lucio Malan, Chiara Gribaudo, Federico Fornaro, Fabio Lavagno e Magda Zanoni.