Novara - "Abbiamo condotto una dura opposizione contro la nuova legge sul piano casa non pregiudizialmente, ma per più di un motivo" spiega la consigliera regionale Giuliana Manica (Pd). "Il primo è che la ratio della legge, cioé il risparmio energetico, viene mortificato dalla nuova normativa che non prevede più, come nella legge originale, la necessità di recuperare lʼintera costruzione ai parametri di risparmio energetico, ma lo considera accettabile anche solo nella nuova parte costruita. Quello che era unʼopera di recupero ambientale viene a cadere. Il secondo e gravissimo motivo è lʼannullamento del ruolo dei Comuni. Ciò che prima era nella possibilità dei Comuni, cioé concedere deroghe ai piani regolatori, diviene ora un diritto della proprietà a costruire in deroga, senza alcun ruolo dei Comuni. Eʼ evidente come questo stravolgerà ogni razionalità urbanistica. Infine é da sottolineare come lʼinsieme delle singole misure, che prese singolarmente possono anche avere una loro ratio, rischia di provocare un effetto devastante sul nostro territorio. Un effetto per noi inaccettabile. Per questo - conclude l'ex assessore regionale - abbiamo votato contro, convinti che comunque il nuovo provvedimento, anche sulla base delle conseguenza verificate in molte regioni, non riuscirà a incidere sensibilmente sul rilancio dell’economia piemontese".