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OSSERVATORIO EXPORT DELLE PROVINCE DI NOVARA E VERCELLI

Novara - Nel quarto trimestre del 2021 è proseguita la dinamica positiva delle esportazioni complessive sia a livello provinciale che a livello nazionale: l’export delle province di Novara e Vercelli è infatti cresciuto del +6,4% rispetto al quarto trimestre del 2020; quello italiano è risultato in progresso del +13,3%. Nel complesso, il 2021 ha fatto registrare una crescita dell’export del +11,6% rispetto all’anno precedente per le province di Novara e Vercelli; mentre a livello nazionale l’export è aumentato del +18,2%. Considerando le sole esportazioni manifatturiere delle province di Novara e Vercelli, pari a 7,9 miliardi di euro nel 2021, l’incremento è stato pari al +11,4% rispetto all’anno precedente e trasversale a tutti i settori, con le sole eccezioni del comparto degli articoli farmaceutici e botanici, il cui export si è ridotto del -6,4%; e degli articoli di abbigliamento, il cui export è diminuito del -17,4%, contribuendo alla performance negativa dell’intero aggregato dei prodotti tessili-abbigliamento-pelli-accessori che nel complesso ha registrato un (seppur lieve) calo del -0,3%; al suo interno, l’export di prodotti tessili è cresciuto invece del +18,7%. Quanto agli altri settori manifatturieri, le performance migliori si sono registrate per il piccolo comparto del legno, prodotti in legno, carta e stampa (+29,1%); i mezzi di trasporto (+23,5%); i metalli di base e prodotti in metallo (+20,0%); le sostanze e prodotti chimici (+18,3%); i macchinari e apparecchi (+17,0%), con al loro interno il comparto della rubinetteria e valvolame che ha messo a segno una crescita dell’export pari al +17,5%. I prodotti alimentari, bevande e tabacco sono cresciuti del +17,0%; gli articoli in gomma e materie plastiche del +11,8%. Buona anche la crescita dell’export dei comparti più piccoli dei computer, apparecchi elettronici ed ottici (+12,8%); dei prodotti petroliferi raffinati (+8,7%) e, infine, degli apparecchi elettrici (+6,4%). Per quanto riguarda la ripartizione geografica dell’export manifatturiero delle due province, nel 2021 si è osservato rispetto all’anno precedente un incremento del +15,8% delle vendite dirette all’interno dell’Ue-27 e del +5,9% verso i Paesi extra-Ue. Le esportazioni di manufatti dirette verso i 27 Paesi Ue, pari a 4,5 miliardi di euro nel 2021, hanno rappresentato il 57,5% dell’export manifatturiero delle province di Novara e Vercelli considerate insieme; quelle dirette verso i mercati extra-Ue, pari a 3,4 miliardi di euro, sono equivalse al 42,5% dell’export manifatturiero delle due province. Quanto ai singoli mercati di sbocco, nel 2021 si è registrato un incremento dell’export verso tutti i principali Paesi di destinazione dell’export manifatturiero delle province di Novara e Vercelli globalmente considerate, fatta eccezione (come già rilevato nel precedente Osservatorio) per il Regno Unito, che ha subito un calo del -2,8% ma si conferma il quarto mercato di destinazione delle esportazioni manifatturiere delle due province; e soprattutto per la Svizzera, che è calata del -40,5% conservando, tuttavia, l’ottava posizione. Gli incrementi maggiori dell’export si sono registrati verso i Paesi Bassi (+27,6%), il Belgio (+24,6%), la Spagna (+19,0%), la Cina (+15,2%) e la Polonia (+15,0%). Seguono la Germania, con una crescita del +13,7%; gli Stati Uniti, con un aumento del 13,2%; e la Francia con un incremento del +10,1%. Quanto ai posizionamenti, si confermano quelli descritti nell’Osservatorio precedente, nell’ordine: Germania, Francia, Stati Uniti, Regno Unito, Spagna, Cina, Paesi Bassi, Svizzera, Polonia e Belgio. Nel 2021 i primi tre mercati di destinazione (Germania, Francia e Stati Uniti) hanno assorbito oltre un terzo (36,2%) dell’export manifatturiero complessivo delle due province di Novara e Vercelli. Verso gli altri sette Paesi compresi nella classifica si è diretto il 28,4% dello stesso.

Sul fronte delle importazioni manifatturiere, nel 2021 il dato più evidente è stata la forte crescita dell’import dal Regno Unito (+100,2%), entrato e divenuto nel corso dell’anno il settimo mercato di approvvigionamento delle province di Novara e Vercelli; molto forte anche la crescita dell’import dalla Romania (+58,5%) che nell’ultima parte dell’anno è tornata a far parte della classifica dei primi 10 Paesi di importazione, sostituendosi alla Slovenia. Una crescita dell’import superiore al 30% è stata registra dai Paesi Bassi (+40,7%), dalla Spagna (+32,5%), dal Belgio (+32,5%) e dalla Francia (+31,1%). La Tunisia, con un incremento dell’import pari al 25,4%, ha guadagnato una posizione rispetto allo scorso trimestre, divenendo nona. Inalterato rispetto all’Osservatorio precedente l’ordine degli altri mercati di approvvigionamento: Germania, Francia, Cina, Stati Uniti, Paesi Bassi, Belgio, Regno Unito e Spagna; completano la classifica Tunisia e Romania. Dai tre principali mercati di approvvigionamento (Germania, Francia e Cina) ha avuto origine il 43% dell’import manifatturiero delle province di Novara e Vercelli; dagli altri sette Paesi presenti nella classifica un ulteriore 32,1%.

Nel quarto trimestre del 2021 le esportazioni di macchine di impiego generale (rubinetteria-valvolame) della provincia di Novara sono risultate in crescita del +7,2%, quelle nazionali del +4,9%. Il dato relativo al 2021 ha evidenziato rispetto al 2020 una crescita del +18,3% a livello provinciale e del +16,5% a livello nazionale. Ma ciò che più interessa è che nel 2021 le esportazioni della provincia siano cresciute del +12,2% rispetto al 2019, superando quindi ampiamente i livelli di export prepandemia; l’export nazionale ha invece “solo” recuperato i livelli di export pre-covid, registrando un incremento limitato al +1,6%. Quanto ai principali mercati di destinazione dell’export novarese di rubinetteriavalvolame, nel 2021 si è osservato un incremento generalizzato verso tutti e dieci i Paesi della classifica: il buon andamento registrato nel quarto trimestre dall’export verso la Spagna ha infatti portato in territorio positivo anche l’export annuale verso questo Paese, con una (seppur lieve) crescita del +0,7% rispetto al 2020. Molto forte è apparsa la crescita dell’export provinciale verso la Russia (+46,9%), gli Stati Uniti (+30,5%) e la Grecia (+27,9%). Incrementi dell’export superiori al 10% si sono osservati per il Belgio (+18,5%), la Francia (+18,0%), il Regno Unito (+17,2%), la Germania (+14,8%) e la Svizzera (+10,6%); di poco inferiore al 10% è stata la crescita dell’export verso i Paesi Bassi (+9,7%). I posizionamenti sono gli stessi osservati nel Rapporto precedente, vale a dire, nell’ordine: Francia, Germania, Stati Uniti, Regno Unito, Belgio, Paesi Bassi, Spagna, Grecia, Russia, Svizzera. Verso i primi tre mercati (Francia, Germania e Stati Uniti) si è diretto il 38,2% dell’export novarese di rubinetteria-valvolame. I rimanenti sette Paesi hanno assorbito un ulteriore 25,8% dello stesso, portando al 64,0% la quota complessiva di export provinciale diretta verso i dieci principali mercati di sbocco.

Nel quarto trimestre del 2021 si è osservato un ulteriore calo tendenziale delle esportazioni di prodotti tessili e dell’abbigliamento della provincia di Novara (-54,0%), mentre le esportazioni nazionali sono cresciute del +19,2%. Considerando l’intero anno, le esportazioni provinciali sono risultate in flessione del -44,3%, quelle nazionali in progresso del +16,1%. 4 Come già osservato nei Rapporti precedenti, a incidere sul calo registrato a livello provinciale è stato l’autentico crollo dell’export verso la Svizzera (-96,0% rispetto al 2020): in valori assoluti, l’export verso la Svizzera di prodotti delle industrie tessili e dell’abbigliamento è infatti passato da 260,4 milioni di euro del 2020 a 10,4 milioni di euro del 2021; in altri termini, da primo Paese di destinazione la Svizzera è divenuta il nono mercato di sbocco del tessile-abbigliamento novarese. Se valutassimo la dinamica dell’export novarese depurandolo del dato della Svizzera, nel 2021 l’export provinciale di prodotti tessili e abbigliamento sarebbe invece sostanzialmente in linea con quello del 2020, registrando un incremento del +1,4%. Quanto agli altri Paesi, nel 2021 molto forte è stata la contrazione dell’export anche verso il Regno Unito (-64%), che conserva la quinta posizione acquisita nel trimestre precedente; in lieve flessione è apparso inoltre l’export verso la Spagna (-0,6%) e il Giappone (-0,3%) che invertono le rispettive posizioni, collocandosi rispettivamente al terzo e al quarto posto. Riguardo ai Paesi in crescita, l’aumento più consistente dell’export si è osservato verso i Paesi Bassi (+64%), che si sono inseriti al decimo posto della classifica dei principali mercati di sbocco della provincia, al posto della Polonia. Molto forte anche l’incremento dell’export verso la Corea del Sud (+31,1%), che ha guadagnato una posizione, divenendo ottava, al posto della Svizzera; e verso la Tunisia (+27,2%), che pure è salita di una posizione, divenendo sesta, ai danni degli Stati Uniti; l’export verso questi ultimi è cresciuto a sua volta del +18,3%, perdendo comunque una posizione e divenendo settimi. L’export verso la Germania, che si conferma in seconda posizione, è cresciuto del +18,1%; quello verso la Francia, principale mercato di esportazione della provincia di Novara, è aumentato di un più modesto +3,1%. Riassumendo, i principali mercati di sbocco sono, nell’ordine, Francia, Germania e Spagna: verso questi tre Paesi nel 2021 si è diretto il 37,5% dell’export novarese di prodotti tessili e dell’abbigliamento. Seguono nella classifica, per valore di export, il Giappone, il Regno Unito, la Tunisia, gli Stati Uniti, la Corea del Sud, la Svizzera e i Paesi Bassi. Verso questi sette Paesi si è diretto un ulteriore 30,9%, portando al 68,4% la quota complessiva di export provinciale diretta verso i dieci principali mercati di sbocco.