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Alcune questioni discusse nel consiglio comunale di Arona

Arona - Riceviamo e pubblichiamo da Gianluca Ubertini (nella foto col segretario Pd della provincia, Rossano Pirovano), Roberta Tredici e Cesare Bellodi, consiglieri comunali del Gruppo Impronta civica: "Vi riportiamo in ordine non cronologico le questioni discusse nel consiglio comunale del 29 luglio scorso. Un punto che ci sta cuore ed è comune a tutti i programmi elettorali riguarda  l’attivazione del pre e post scuola in tutti i plessi e a cui vorremo aggiungere il potenziamento del servizio, anche con il prolungamento laddove non è previsto il tempo pieno. Ad Arona ci sono scuole dove questi servizi non sono infatti previsti. É su questo tema che, nell’ultimo Consiglio comunale, abbiamo cercato di portare l’attenzione dell’amministrazione in altre faccende affaccendata depositando delle proposte di delibera per modificare i regolamenti, e consentire la possibiltà di attivare questi servizi. Consapevoli del fatto che tali proposte potessero essere perfettibili e migliorabili, di fatto l’amministrazione non le ha nemmeno prese in considerazione nel merito, perdendo l’opportunità di un cambiamento basato su buone prassi già in atto in molti comuni limitrofi, ne risulta che tali servizi in diverse scuole sono a rischio e potranno non essere attivati lasciando, ad oggi, le famiglie nell’incertezza. Evidentemente settembre è il mese del “mega evento” e non della ripresa delle scuole. Riguardo alla nostra mozione “Arona in Musica” è stato sconcertante apprendere come l’amministrazione si sia trincerata dietro al fatto che non abbiano nominato direttamente il sedicente direttore artistico, ma ne abbia ratificato di fatto l’operato, non avevamo dubbi riguardo al fatto che le istituzioni non potessero che NON condividere il contenuto dei testi, resta evidente il paradosso di dare spazio a chi è, o è stato, portatore di questi messaggi e di fatto in prima persona non ne ha mai preso le distanze. Pericoloso e inquietante il tentativo di rendere giustificabili questi messaggi citando altri più noti cantanti altrettanto denigratori verso le donne, quasi a dire: “Se lo dicono in tanti… è tutto giustificabile”. E’ stata esaminata la nostra interrogazione sul PEBA (Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche) con cui, l’8 luglio scorso, avevamo chiesto di conoscere lo stato di avanzamento, preoccupati del fatto che si potessero perdere i finanziamenti che danno una bella occasione alla città per diventare maggiormente accessibile e inclusiva. Abbiamo appreso che il 22 luglio il professionista ha quindi incontrato alcune associazioni del territorio per raccogliere informazioni e proposte. Ci teniamo a far conoscere che, dal 31 luglio, tale proposta di piano è pubblicata sull’albo pretorio e vi sono 30 gg di tempo per manifestare le proprie osservazioni. Buona parte della discussione in Consiglio ha riguardato la modifica del Dup (Documento Unico di Programmazione) e della conseguente variazione di bilancio che ha previsto l’applicazione dell’avanzo di amministrazione per la somma di euro 1.119.061,00.  Interventi di tutti i tipi e “per tutti i gusti”, illustrati anche dai singoli assessori per le parti di loro competenza. Su alcune cose abbiamo espresso la nostra approvazione. Il rifacimento e messa in sicurezza del campetto da basket nell’attuale parco giochi di Arona; l’incarico per comprendere il motivo delle infiltrazioni nel palazzetto dello sport che lo rendono spesso inutilizzabile; il rifacimento del controsoffitto della scuola di Via Piave; la volontà di lavorare nelle frazioni, con l’ampliamento della sede dell’Aib, la ristrutturazione dell’ex scuola di Dagnente e la manutenzione di alcuni monumenti da tempo ignorati. Bene i nuovi parchi giochi, per cui abbiamo chiesto attenzione all’inclusione e con un invito a non dimenticare il Parco di Villa Leuthold già promesso nelle passate amministrazioni e per cui esiste un progetto presentato da 100 famiglie aronesi. Per il lavatoio vengono stanziati 90.000 euro, così arrivando alla fine di una storia quasi infinita, dopo averlo sbandierato come “promesse mantenute” nel 2020 e nel 2023.  La Giunta non ha però precisato che tipo di intervento verrà fatto, sicuramente non quello approvato dai mercuraghesi presenti alla riunione tenutasi nel 2023, evidentemente non proprio condiviso.  Per questo abbiamo chiesto che i cittadini siano coinvolti, prima e non a cose fatte. Dopo aver chiesto chiarimenti sulla palestra, augurandoci che fosse stata accantonata l’idea della tensostruttura preferendo invece un investimento anche maggiore a favore della realizzazione di un edificio energeticamente efficiente che non scarichi sulle società ciò che ora l’amministrazione vuole risparmiare, ci è stato di fatto risposto che questa è la decisione senza se e senza ma. Fa sorridere il fatto che il Sindaco ci abbia fatto notare che Impronta Civica non avesse in programma la palestra, quando invece era chiaramente un punto per noi importante. Abbiamo sollevato delle perplessità per gli 11.000 euro previsti annualmente a bilancio per un Addetto stampa presso l’Ufficio Staff del Sindaco, cui già non mancano competenze comunicative. Riteniamo che tali risorse potrebbero essere utilizzabili diversamente, magari per progetti sociali o per i servizi scolastici. Abbiamo approfittato per invitare l’amministrazione a sorvegliare meglio la via Trieste, che sarà di fatto l’unica via di accesso al Museo, e dove recentemente è dato assistere a preoccupanti episodi di spaccio e grave degrado nelle ore notturne.  Infine, relativamente al “mega evento” in programma a settembre, abbiamo chiesto di conoscere se verrà organizzato dal Comune e chi lo gestirà dal punto di vista economico.  Il Sindaco si è impegnato a rendicontare ogni incasso e ogni spesa, come già avvenuto per l’Arona Air show, ma al momento non ci è stata data risposta. Approvato dalla maggioranza l’acquisto dei mobili per il museo realizzando in Via Trieste e una ulteriore variante progettuale.  Con i lavori in via di conclusione, attendiamo che sia definito che tipo di collezione verrà ospitata, la sorte della “donazione Sansone” e, soprattutto, il parere contabile sulla sostenibilità della gestione museale".