Arona - "A poco più di due anni dal congresso di Arona del 2010 - scrive il vice presidente della Provincia, Luca Bona, con delega a Bilancio e Turismo - da cui siamo partiti verso quello che era un sogno poco conosciuto sul ripristino dell'idrovia (vedi i numerosi post con tag "idrovia"), martedì 13 novembre 2013, a Locarno, istituzioni, enti, associazioni e imprenditori hanno fatto il punto della situazione sullo stato delle opere, i finanziamenti ottenuti o ancora da cercare, e le iniziative attuate. Da parte nostra (provincia di Novara) è stata l'occasione di presentare le azioni legate al progetto Interreg "intrecci sull'acqua", le notizie comunque più attese sono ovviamente state quelle sulle infrastrutture. Il Piemonte ha recentemente ufficializzato il reperimento delle risorse necessarie (in gran parte con fondi europei) per la realizzazione della chiusa di Porto della Torre, mentre la Lombardia, durante l'ultima Giunta del Governo Formigoni pre-crisi, ha approvato l'accordo di programma con lo stanziamento di 46 milioni di euro per le chiuse di "Pan Perduto" e per una serie di opere che una volta ultimate collegheranno Lago Maggiore, il sito espositivo di Rho-Pero (Expo) attraverso il canale Villoresi e Milano attraverso il Canale Industriale e il Naviglio Grande. Il titolo del convegno (l'Idrovia delle opportunità) era volutamente significativo e riferito scopo più importante del progetto a cui mi sto dedicando dall'inizio del mandato: le opportunità per il territorio da cogliere con l'attivazione di questo grande progetto, anche attraverso la conoscenza del progetto stesso, la sua organizzazione e la formazione professionale degli operatori, che dovranno essere pronti a cogliere il cambiamento dell'offerta turistica territoriale. Un'opportunità soprattutto per i giovani e per chi sta già lavorando in simbiosi con il territorio. Come più volte ho sottolineato, l'Idrovia dal Lago Maggiore a Milano non si attiverà con un taglio di nastro, ma dovrà essere lo stesso territorio che risveglierà la via d'acqua in letargo da molti decenni, un passo alla volta, proporzionato alla disponibilità del tessuto turistico- ambientale, enogastronomico, culturale, "slow", contemplativo, ecc. Siamo andati in giro per l'Europa a farci conoscere come territorio novarese e piemontese per capire il grado di interesse che suscitava il progetto, ottenedo ottimi riscontri. Qui da noi abbiamo aggiornato le guide turistiche e attivato una navigazione sperimentale estiva che ha avuto molto successo e che ci ha permesso di monitorare richieste e aspettative dei visitatori, nonchè capire anche le criticità da affrontare. Presto, ad Arona, nei pressi del porto di "interscambio" che vorremmo inaugurare la prossima primavera, nascera l'innovativissimo "centro di documentazione": un "hub" a disposizione di operatori e pubblico, che avrà il compito di far conoscere le opportunità di tutto il territorio provinciale e piemontese a chi viene attratto dall'idrovia e, viceversa, far conoscere le opportunià dell'idrovia a chi è in visita sul territorio con altri obbiettivi principali e non conosce la bellezza della vià d'acqua più antica d'Europa. Prossimamente - conclude Bona - organizzaremo un incontro nel novarese dedicato ai giovani e alle nuove opportunità lavorative nel campo del turismo".