Arona - Meloni e Cirio lasciano la sanità piemontese in allarme rosso. Serve un cambiamento di rotta immediato. Se ne è parlato all’incontro organizzato dal circolo del PD di Arona sabato 3 dicembre. Si è tenuto sabato l’incontro “Sanità: allarme rosso” organizzato dal Circolo PD di Arona-Dormelletto-Oleggio Castello che ha visto come relatori i consiglieri regionali del PD Domenico Rossi e Daniele Valle, rispettivamente vicepresidente della commissione sanità e vicepresidente del Consiglio Regionale e il sindaco di Oleggio Castello e medico Marco Cairo. “Un momento utile per confrontarsi su un tema fondamentale per il territorio e per il Paese” commenta il segretario del circolo Gianluca Ubertini, che aggiunge “Il PD ha in mente un preciso modello di sanità: universale e pubblica, al contrario della destra che governa il Paese”.
“La destra sbaglia tutto sia a livello regionale che a quello nazionale: nonostante il covid ci abbia permesso di capire le criticità del sistema sanitario, siamo ancora costretti a concentrarci sulle esigenze immediate come carenza del personale, definanziamento, errori nella programmazione formativa e non sulle esigenze di lungo periodo come la prevenzione, l’invecchiamento attivo e la salute degli ecosistemi” è il commento del consigliere regionale Domenico Rossi, vicepresidente della Commissione Sanità, che spiega come “il definanziamento dell’ultima legge di bilancio è in linea con le scelte scellerate pre-covid e avrà degli effetti evidenti: meno posti letto, meno personale, meno strutture”. Alla serata era presente anche il vicepresidente del Consiglio Regionale Daniele Valle, autore del libro “La variante Piemontese” sulla gestione della pandemia in Piemonte che “ancora oggi ha delle conseguenze sul tema delle liste d’attesa: la cattiva gestione della pandemia ha costretto a chiudere i nostri reparti e a rimandare le visite, mentre la Giunta Cirio non ha nemmeno coperto il turn over dei pensionamenti anche durante la pandemia e nonostante gli investimenti aggiuntivi del governo Draghi”.
Marco Cairo, medico di medicina generale e sindaco di Oleggio Castello ha ricordato come “L’esperienza del CAP di Arona deve insegnarci qualcosa, anche in ottica del PNRR. Abbiamo 214 milioni di euro da spendere, ma dopo bisognerà mantenere gli investimenti: occorrono nuove assunzioni, nuovo personale, incentivi al lavoro nel SSN e non nel privato ”
È Domenico Rossi a rilanciare sulle proposte per superare la situazione attuale: “Occorre una manovra a tenaglia che coinvolga il Governo e la Regione. Dal lato nazionale bisogna adeguarsi alla media UE e portare il finanziamento verso l’8% del PIL, eliminare il tetto alle assunzioni del personale e riformare la formazione sanitaria. La Regione deve invece prima di tutto adottare un grande piano di assunzioni straordinario, dimostrare di avere una visione sul futuro socio-sanitario del Piemonte, sbloccare l’edilizia sanitaria bloccata da tre anni di incertezze e tentennamenti. Occorre superare l’emergenza per tornare a parlare di prevenzione, territorio, personalizzazione delle cure e invecchiamento attivo”.