Arona - Riceviamo e pubblichiamo dai gruppi consiliari d'opposizione Arona Domani, Circolo Pd Arona, Italia Viva e Demos: "Nello scorso consiglio del 9 maggio è stata discussa la nostra mozione sui centri estivi con cui, ormai un mese fa, prendendo spunto da quanto fatto da altre amministrazioni vicine, chiedevamo che il Comune: 1. programmasse immediatamente la gestione dei centri estivi, evitando di quanto avvenuto lo scorso anno solo alla fine del mese giugno; 2. comunicasse tempestivamente le iniziative assunte non solo alla popolazione ma anche agli operatori del settore in modo di consentire loro una adeguata organizzazione e definizione delle tariffe da applicare; 3. prevedesse attività non solo per la fascia di età 6-12, ma anche quella dai 3 ai 6 anni aumentando posti e settimane; 4. valutasse la realizzazione o attraverso l’organizzazione diretta da parte del Comune, assicurando tariffe agevolate per i residenti sulla scorta di quanto fatto in comuni limitrofi, o mediante la concessione di contributi ad enti o associazioni del terzo settore, in ogni caso al fine di consentire l’applicazione tariffe settimanali sostenibili, soprattutto per le fasce di reddito più basse. Lo diciamo subito, la mozione ha visto il voto contrario da parte della maggioranza. Le motivazioni di tale contrarietà ? Non si sanno. Non sono state date. Abbiamo invece sentito l’Assessore Autunno riferire che, come gli scorsi anni, ci saranno i 30 posti per la fascia 3-6 a prezzi ridotti presso i centri estivi già organizzati sul territorio comunale da Marcelline, San Giorgio di Mercurago e Anna Frank., ma tanto non ci sono domande e se ce ne fossero i posti saranno aumentati. Per la fascia 6-12, ci sono i grest organizzati dalla Parrocchia, e per i quali il Comune darà un contributo diretto all’organizzatore per contenere le rette. Quale sarà in contributo? A chi verrà dato? Abbiamo visto, questa settimana, che il grest sarà dal 13 giugno all’8 luglio all’oratorio. Ci sarà come sempre anche quello di Mercurago. Sulla richiesta di estendere la durata per 8 settimane, nessuna risposta. Evidentemente si pensa che tutti vadano in vacanza… Ora, prendiamo atto che l’Amministrazione preferisca non farsi carico direttamente dell’organizzazione della cosa. La chiamano sussidiarietà’… Il principio non si discute, ma certo è più facile dare il contributo e far fare agli altri, che poi sono sempre le solite istituzioni private, ma il pubblico secondo noi avrebbe il dovere di organizzare un welfare sempre più inclusivo. Quello che si contesta, però, è che ci sia voluta una nostra mozione per sentir dire qualcosa con un minimo di anticipo. Che le comunicazioni alla cittadinanza e ai genitori siano carenti, sicuramente insufficienti. Che l’Amministrazione, che non lesina comunicati per altre iniziative, taccia di fatto sulla cosa e non dica chiaramente - e pubblicamente - quali sono le iniziative per le famiglie, quali i contributi per le famiglie che non si possono permettere di pagare i grest privati, anche se cofinanziati… Non pensiamo ci voglia molto… forza si può ancora fare..."