Gozzano - Lunedì 23 gennaio , al Comune di Gozzano, presso la “Sala degli stemmi”, alle ore 21,00, è previsto un incontro di confronto relativo alla legge regionale 9/2016 sulle “Norme per la prevenzione e il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico”. L’appuntamento prevede l’intervento dell’Assessora Regionale all’Istruzione, Lavoro e Formazione professionale Gianna Pentenero, dell’Assessore Regionale alle politiche sociali, casa e famiglia Augusto Ferrarri e del Consigliere Regionale Domenico Rossi, vice-presidente della Commissione Sanità. Gabriella Valsesia, segretaria del circolo Pd di Gozzano, introdurrà, con il segretario provinciale Mauro Gavinelli e la consigliera provinciale Laura Noro, questo momento di confronto, fortemente voluto a fronte della rilevante emergenza in ambito di gioco d’azzardo compulsivo, come confermano i dati dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli: il fatturato del gioco in Italia nell’anno 2011 è stato di 79,9 miliardi, di 88,5 miliardi nel 2012 e 84,7 miliardi nel 2013 con 1 slot machine ogni 143 abitanti. Il disturbo da gioco d’azzardo patologico rientra nella categoria diagnostica dei disturbi del controllo degli impulsi, descritta nella classificazione internazionale delle malattie dell’Organizzazione mondiale della sanità. Una patologia in costante crescita in Piemonte: dal 2005, anno della prima rilevazione specifica, al 2013 l'incremento dei casi trattati dall'Asl è stato del 643%, da 166 a 1235 utenti. Cifre che hanno rafforzato la convinzione di dover assumere un complesso di misure e programmi al fine di assicurare la tutela delle categorie di persone socialmente a rischio e la prevenzione del gioco d'azzardo patologico.
Negli ultimi anni sono state intraprese numerose iniziative dalla Giunta e dal Consiglio regionale per sensibilizzare la popolazione del Piemonte su queste tematiche, ad esempio iniziative rivolte alla popolazione scolastica che hanno riguardato almeno ottomila giovani. A tal proposito, “punto di forza della norma regionale- sostiene l'Assessora all’Istruzione Gianna Pentenero- è il coinvolgimento delle scuole nel sensibilizzare le ragazze e i ragazzi piemontesi sull’esigenza di contrastare un fenomeno, purtroppo molto diffuso e dagli esiti spesso devastanti. Questa è solo una delle azioni previste: è stato istituito infatti un gruppo di lavoro incaricato di elaborare il Piano triennale integrato per il contrasto, la prevenzione e la riduzione del rischio della dipendenza dal gioco d'azzardo patologico. Attualmente sono 119 i Comuni in Piemonte che stanno dando applicazione alla legge regionale, imponendo limiti orari all'esercizio del gioco tramite slot machine”, conclude l'Assessora.
Si avverte, dunque la necessità di un intervento strutturale che consenta a tutti i soggetti interessati, a vari livelli, di coordinarsi e di agire in un quadro meglio definito, anche per migliorare l’efficacia degli interventi.
Il Consigliere Regionale Domenico Rossi e l'Assessore Regionale Augusto Ferrari sono chiari sulla criticità del fenomeno: “Il fenomeno del gioco d'azzardo patologico incrocia le povertà culturali e sociali del nostro paese, che risulta sempre più intossicato di ludopatia come dimostrano i dati e la cronaca. Sempre di più, l'azzardo sembra essere l'unico percorso dove molti cittadini intravedono la possibilità di emancipazione della propria condizione. Non possiamo accettare che questo dramma dilaghi e dobbiamo mettere in campo tutte le azioni di prevenzione e contrasto possibili per invertire la tendenza”.
Il Consigliere Regionale Domenico Rossi aggiunge: “La Regione Piemonte si è dotata di un'ottima legge nel 2016 che certamente non elimina il problema ma rappresenta un punto di partenza che evidenzia buone prassi e mette in campo azioni di prevenzione importanti. Il 2017 deve essere l'anno in cui raccogliamo i primi frutti. Nello specifico la legge regola il divieto di collocare macchinette per il gioco d’azzardo nei locali situati a meno di 500 metri (300 per i paesi con meno di 5000 abitanti) da scuole, centri di aggregazione giovanile, ospedali e luoghi di culto, ma anche sportelli bancomat e negozi di pegni o compro oro, oltre alla disposizione di limitazioni temporali all’esercizio del gioco tramite slot machine per una durata non inferiore a tre ore nell’arco dell’orario di apertura previsto, all’interno delle sale da gioco, delle sale scommesse, degli esercizi pubblici e commerciali, dei circoli privati e di tutti i locali pubblici o aperti al pubblico. Sul fronte della prevenzione sono previsti corsi di formazioni sulle ludopatie per tutti gli esercenti e i dipendenti delle sale da gioco e campagne annuali di informazione sui rischi e sui danni derivanti dalla dipendenza dal gioco. E’ inoltre prevista la predisposizione da parte della Giunta regionale dei contenuti grafici di un marchio regionale “Slot no grazie” che dovrà essere rilasciato dai comuni agli esercenti che scelgono di non installare o di disinstallare apparecchi per il gioco”.