Borgomanero - Questo il discorso del sindaco di Borgomanero, Sergio Bossi, in occasione delle celebrazioni del 25 Aprile: "Cari Concittadini, a nome dell’Amministrazione comunale e di tutta la Città, a voi Cittadini presenti qui nel Parco della Resistenza, alle autorità civili, militari, religiose, alle Associazioni, ai ragazzi delle scuole, ai loro insegnanti e al CCR va il mio personale ringraziamento per la partecipazione alle celebrazioni del 25 aprile, festa della Liberazione dal Nazifascismo. Nella ricorrenza del 78° Anniversario della Liberazione – che, dopo gli anni più acuti della pandemia, torniamo a celebrare – vorrei esprimere il mio sincero apprezzamento per il vostro impegno, che contribuisce in maniera decisiva a non dimenticare quanti hanno lottato per la difesa degli ideali di indipendenza e di libertà. Si tiene così viva la memoria di uno dei periodi più drammatici della nostra storia e si trasmettono i valori della Resistenza che consentirono la liberazione del nostro Paese dall’oppressione nazifascista. La luce della democrazia che oggi illumina le nostre vite non deve però mai portarci a dimenticare ciò che è accaduto in quegli anni, costellati dagli orrori e dalle barbarie e della soppressione della libertà e di ogni forma di giustizia. A pagare furono, come non mai, le popolazioni civili, contro le quali, in un tragico e impressionante numero di episodi sanguinosi, si scagliò la brutalità delle rappresaglie. Oggi, l’attacco violento della Federazione Russa al popolo ucraino non ha alcuna giustificazione. La pretesa di dominare un altro popolo, di invadere uno Stato indipendente, ci riporta alle pagine più buie dell’imperialismo e del colonialismo. Mi piace citare il pensiero del nostro Presidente della Repubblica che ha detto: “Sappiamo che la libertà non è mai acquisita una volta per sempre e che, per essa, occorre sapersi impegnare senza riserve. Vale ovunque, nel Mondo, in Europa, in Italia. Il convinto e incondizionato rifiuto di ogni sopraffazione totalitaria, unitamente alla consapevolezza dell’importanza della democrazia, all’affermazione coraggiosa e intransigente del rispetto della dignità umana, al rifiuto di ogni razzismo, alla fedeltà ai propri ideali, sono i valori che ci sono stati affidati dalla Liberazione; e che avvertiamo di dover trasmettere ai nostri figli, ai nostri nipoti, ai giovani europei perché si scongiuri l’atrocità inescusabile della guerra”. E’ un compito che ben conoscono anche le Associazioni da Voi rappresentate: quello di creare un collegamento tra le generazioni, per assicurare la continuità di quei valori, perché il ricordo e l’esempio non vengano cancellati dal passare del tempo o da improvvisate ricostruzioni che sovrappongono pregiudizi ai fatti. Il 25 Aprile, per me, ha il significato di insegnare, trasmettere ai nostri giovani l’importanza di questa giornata. Non possiamo dimenticare quello che i nostri padri hanno fatto, abbiamo l’obbligo di ricordare ai nostri ragazzi il valore di queste scelte, che hanno regalato la libertà al nostro Paese. Quindi a tutti noi. Riflettere sul valore dei diritti dell’uomo, primo fra tutti quelli di poter vivere in pace, è il forte messaggio che ci ha consegnato la Resistenza. Viva la Liberazione, viva la Repubblica, viva l’Italia".