Borgomanero - L’attuale presidente dell’Ente Provincia di Novara, Matteo Besozzi, è stato categorico "aggregarsi o scomparire". La frase è stata pronunciata durante il meeting del Lions Club Borgomanero Host, dove lo stesso Besozzi era ospite. Il numero uno di Palazzo Natta (sede della Provincia) relazionava sul presente e futuro dell’Ente. Il suo intervento però non si è limitato al solo territorio novarese, ma ha spaziato nell’intero arco del nord Italia. Besozzi ha voluto rimarcare il fatto che "se Comuni piccoli, Province e Regioni non si aggregano creando realtà consistenti e di peso, il destino sarà quello di scomparire".
La serata di giovedì 8 ottobre, ha regalato un interessante dibattito che, partendo dalla realtà provinciale dopo la riforma Delrio (aprile 2014) la quale ridisegna confini e competenze dell’Amministrazione, in attesa della riforma del Titolo V della Costituzione, è approdato al concetto di enti territoriali di area vasta. Il che significa Presidente della Provincia eletto dai Sindaci e dai Consiglieri dei Comuni della Provincia stessa. "Una situazione – ha detto Besozzi – che ha determinato una serie di criticità in tutti i campi nei quali operava la Provincia: dalla viabilità alla scuola; dalle strade all’ambiente" e ha aggiunto "dieci anni fa l’Ente aveva un bilancio di 140 milioni di euro; oggi la cifra è scesa a 40 milioni. Si desume quindi la difficoltà nella quale opera questo Ente oggi". Besozzi, che ricopre una serie di cariche a livello nazionale ed europeo, ha sottolineato la "necessità di una riforma che oggi è incompleta", indicando una possibile soluzione "nell’accorpamento con altre realtà come Vercelli, Biella e VCO con una ‘rivisitazione’ degli Enti amministrativi intermedi come i Comuni e le Regioni" aggiungendo "la necessità di collaborare e lavorare insieme per trovare una via d’uscita all’attuale impasse, come ad esempio un gruppo di Sindaci che progetti e sostenga strategie di ampio respiro".