Borgomanero - Da oggi la lotta alla povertà e il Reddito di inclusione sono legge dello Stato. Per la prima volta il nostro Paese ha uno strumento permanente di contrasto alla povertà fondato sul sostegno al reddito e sull’inclusione sociale. Uno strumento che impegna tutte le istituzioni e le comunità locali a stare al fianco dei più deboli. “Sono soddisfatta – ha commentato il Sottosegretario di Stato al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali On. Franca Biondelli – in questi mesi il Governo ha lavorato molto per raggiungere questo risultato. Ho seguito da vicino i tanti passaggi cruciali per la definizione dell’intervento insieme al Ministro Poletti. Tutte le parti sono consapevoli che ancora vi sia molto da fare e che questo risulta essere un primo passo mai effettuato da nessuno fino ad ora. Non si tratta di misure assistenzialistiche, bensì di sostegno ai nuclei familiari destinatari a cui verrà stilato un progetto personalizzato che li accompagni poi verso un’autonomia”.
Con questo provvedimento è stato rispettato l’impegno di rendere operativo l’esercizio della delega prima dei sei mesi previsti, per dare risposta quanto prima ai cittadini in difficoltà con uno strumento che abbiamo costruito attraverso un rapporto di dialogo e di positiva collaborazione con le associazioni rappresentate dall’Alleanza contro la povertà ed un confronto fattivo con il Parlamento. Il REI rappresenta il pilastro fondamentale del Piano nazionale per la lotta alla povertà e colma un vuoto annoso nel sistema italiano di protezione degli individui a basso reddito. Il REI, che potrà essere richiesto a partire dal 1° dicembre, è il segno di un nuovo approccio alle politiche sociali, in quanto si fonda sul principio dell’inclusione attiva, ovvero sull’affiancamento al sussidio economico di misure di accompagnamento capaci di promuovere il reinserimento nella società e nel mondo del lavoro di coloro che ne sono esclusi. Insomma, non una misura assistenzialistica, un beneficio economico ‘passivo’, in quanto al nucleo familiare beneficiario è richiesto un impegno ad attivarsi, sulla base di un progetto personalizzato condiviso con i servizi territoriali, che accompagni il nucleo verso l’autonomia. Al Reddito di inclusione, attraverso le risorse del Fondo nazionale per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale e quelle derivanti dalla razionalizzazione degli strumenti esistenti di contrasto alla povertà, sono destinati 1 miliardo e 845 milioni di Euro, incluse le risorse per rafforzare i servizi, si aggiungeranno poi altre risorse fino a raggiungere un totale di oltre 2 miliardi di euro l’anno dal 2019. Il decreto approvato oggi rappresenta anche l’avvio di una rete nazionale. Solo facendo rete con tutte le istituzioni territoriali si potrà dare una risposta condivisa ed efficace ai bisogni diversi ed in rapida evoluzione dei cittadini.