Borgomanero - "Per dare continuità al lavoro svolto in Senato nella precedente legislatura - spiega l'on. Franca Biondelli - ho presentato quest’oggi un’interrogazione relativa al finanziamento della così definita ‘Città della salute e della Scienza’ di Novara, in cui si chiede al Ministro della Salute se vi è la possibilità di assegnare la quota di fondi previsti in tempi brevi ed in maniera autonoma rispetto all'analogo intervento previsto in Torino, atteso che l'iter relativo alla struttura di Novara risulta in fase molto più avanzata in considerazione del fatto che già a far tempo dal 26 gennaio 2012 (circa 1 anno e mezzo fa) ha ottenuto l'approvazione del progetto preliminare da parte della competente Conferenza dei Servizi".
Questo il testo dell’interrogazione: Premesso che già a partire dal Piano Socio Sanitario della Regione Piemonte 2007-2010, confermato anche dall'ultimo Piano 2012-2015, per l'Ospedale Maggiore della Carità di Novara è stata prevista una nuova realizzazione denominata “Città della Salute e della Scienza” ove concentrare sia le attività sanitarie, caratterizzate da elevate professionalità e complessità organizzativa, sia le attività didattiche e di ricerca, legate alla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università “A. Avogadro” del Piemonte Orientale; il 26 gennaio 2012 la Conferenza dei Servizi convocata presso l'Assessorato regionale alla Sanità ha approvato il progetto preliminare della “Città della Salute e della Scienza” di Novara, destinata a diventare per importanza il secondo ospedale piemontese; è stata votata la variante urbanistica che ha sancito la compatibilità, dal punto di vista urbanistico, del progetto e ha formalmente destinato l'area individuata nella zona di Piazza d'Armi, in Novara, alla costruzione del nuovo plesso ospedaliero-universitario; il 27 settembre 2012 (fonte: il quotidiano “Libero”) l'allora assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Ing. Paolo Monferino, aveva promesso che “... entro fine mese daremo al nucleo di valutazione del ministero le precisazioni tecnico-progettuali che ci ha richiesto sulla Città della Salute di Torino e Novara. Cosi' poi entro il 30 ottobre il ministero dovrebbe darci via libera per l'accesso ai finanziamenti». Complessivamente la Regione attende 377 milioni di euro, 250 milioni per la Città della Salute del capoluogo e altri 127 milioni per quella di Novara. Una volta deliberati a Roma i fondi, si potrà procedere sul territorio con la progettazione e la creazione dei due poli sanitari. Per Torino, sulla Città della Salute va elaborato il progetto preliminare, visto che c'è solo un piano di massima, mentre per Novara è stata completata la fase di progettazione preliminare; il 17 ottobre 2012 (fonte: il quotidiano “La Stampa”) il presidente della Giunta regionale piemontese, On. Cota, rilancia una delle promesse più delicate della sua giunta:“La città della salute si farà - dice Cota in relazione al nuovo ospedale di Novara - perché le difficoltà ci sono ma è troppo importante avere un centro di questo tipo. Siamo in attesa dei fondi che il governo aveva già assegnato per questo progetto. Rispecchia la nostra idea di riorganizzazione del sistema sanitario regionale». Il 20 gennaio 2013 l'odierna interrogante ebbe ad assumere formale impegno nei confronti dei propri concittadini circa un fattivo interessamento affinchè potessero vedere realizzato il proprio diritto di vedere valorizzato il lavoro svolto da tante donne e uomini che, con il loro impegno, hanno reso l'Ospedale Maggiore di Novara il secondo ospedale del Piemonte; il 27 gennaio 2013 (fonte: quotidiano “Repubblica”) riporta la notizia – e le dichiarazioni dell'allora Ministro della Sanità, Prof. Balduzzi – secondo cui per le due Città della Salute piemontesi, quella di Torino e quella di Novara, i soldi non ci sono. “Il miliardo sbloccato dal Consiglio dei ministri servirà a finanziare i progetti di sette regioni che si erano già da tempo viste approvare i master plan presentati. Il Piemonte (370 milioni per i due progetti) è incluso in una seconda tranche, un gruppo di regioni che ancora non hanno chiuso l' iter di approvazione del nucleo di valutazione del ministero. Per loro, al momento, i fondi non ci sono e sarà il nuovo governo a dover indicare l' edilizia sanitaria fra le sue priorità e decidere se, e quanto, stanziare. L'iter si annuncia ancora lungo e ricco di incognite, con Novara in un fase più avanzata e Torino che arranca e attende il via del nucleo di valutazione”; considerato che: l'iter procedurale finalizzato alla realizzazione della “Città della Salute e della Scienza” di Novara è in fase molto più avanzata rispetto al medesimo iter per l'analoga struttura di Torino e che, pertanto, appare necessario poter accedere in tempi brevi alla parte dei fondi previsti per il progetto di Novara; se è confermato che le risorse originariamente quantificate in circa 370 milioni di euro siano ancora disponibili per finanziare gli interventi finalizzati alla realizzazione delle “Città della Salute e della Scienza” di Novara e Torino; se vi è la possibilità di assegnare la quota di fondi previsti per la realizzazione della “Città della Salute e della Scienza” di Novara in tempi brevi ed in maniera autonoma rispetto all'analogo intervento previsto in Torino, atteso che l'iter relativo alla struttura di Novara risulta in fase molto più avanzata in considerazione del fatto che già a far tempo dal 26 gennaio 2012 (circa 1 anno e mezzo fa) ha ottenuto l'approvazione del progetto preliminare da parte della competente Conferenza dei Servizi".