Borgomanero - Riceviamo dall'on. Franca Biondelli: "Recentemente la Gran Bretagna ha applicato sui prodotti alimentari in commercio, una etichetta che mette in guardia il consumatore dalla presenza di sali, grassi e zucchero. Su questa etichetta è presente un codice a colori, sulla falsa riga del semaforo, che pone in evidenza la presenza di queste sostanze nel prodotto. Il così definito “Traffic light”. A giudizio mio e dell’On. Mino Taricco, questa metodologia è troppo ad impatto visivo ed influenza negativamente il consumatore, andando a penalizzare in particolar modo i prodotti mediterranei, ovvero i nostri prodotti. Riteniamo che le etichette devono avere il compito di informare i consumatori senza influenzarne le scelte. Scopo che l’etichettatura europea raggiunge in maniera eccellente. Agendo in questo modo protezionistico verso i suoi prodotti, la Gran Bretagna si porrebbe in contrasto con il mercato unico, in quanto “sono vietate fra gli Stati membri le restrizioni quantitative all'importazione nonché qualsiasi misura di effetto equivalente” (art. 34 del TFUE), rischiando inoltre di informare in maniera errata il consumatore che non è messo nelle condizioni di valutare tutte le qualità di un prodotto. Per questa ragione è stata presentata una risoluzione a prima firma Taricco e con me come prima co-firmataria, che impegna il Governo ad intervenire presso la Commissione europea per una rapida verifica sulla compatibilità di questo sistema con la normativa europea e con i principi della libera circolazione dei prodotti alimentari e sull’avvenuta notifica antecedente l’introduzione di questa nuova etichetta".