Borgomanero - Sono stati i bambini, della Scuola Primaria Dante, i protagonisti della cerimonia del IV novembre in Città. Hanno cantato, recitato poesie e brani riguardanti il primo conflitto bellico del secolo scorso, facendo vivere ai presenti momenti di profonda commozione. La manifestazione, che si è tenuta nella mattinata di domenica 3 novembre, ha visto il ritrovo delle Associazioni d’Arma e dei rappresentanti delle Autorità Civili e Militari davanti a Palazzo Tornielli. E’ seguita una Messa, durante la quali i bambini hanno partecipato, attivamente, cantando un brano famoso di Bepi De Marzi “Signore delle cime”. Il corteo, preceduto dalla banda musicale “La Cavagliese” si è poi diretto in piazza Marazza dove è stata deposta una corona d’allora al Monumento dei Caduti. Qui il Sindaco Anna Tinivella ha evidenziato come "con la ricorrenza del IV Novembre vogliamo ricordare chi, oggi come ieri, sacrifica se stesso in nome del nostro Paese, esprimendo gratitudine nei confronti di quegli uomini e di quelle donne che hanno dato la propria vita all’Italia". Ha poi continuato: "Ma questa giornata deve essere anche un omaggio alla Pace, per non dimenticare mai i Caduti e per trarre, dall’esperienza della Prima Guerra Mondiale, un’importante eredità, costituita dalla “conquista del senso dell’Unità Nazionale".
Non è mancato, da parte del primo cittadino, un accenno al dramma di Lampedusa: "Anche la tragedia umana che si consuma al largo delle coste siciliane si presenta – ha sottolineato - ai nostri occhi con i toni di una drammatica emergenza che va affrontata dando risposte concrete e non più effimere illusioni. 85 anni fa la vittoria, pur se “accompagnata” da immani sofferenze, fece maturare fra la popolazione la consapevolezza della comune appartenenza al popolo italiano ed anche oggi, come allora, c'è un grande bisogno soprattutto di consapevolezza e corresponsabilità".
Ha poi concluso il suo intervento: "Se una Comunità è unita nel profondo, nella corretta e democratica pluralità della opinioni e si sente tutta chiamata in causa, vince,… come vinsero i nostri padri che trovarono la forza e il coraggio di “rimboccarsi le maniche” per lavorare e costruire il futuro che ci hanno
lasciato".
La cerimonia è poi terminata con i canti dei bambini accompagni da “Le bianche voci del Borgo”.