Invorio - Guerra in Ucraina, misure per il contrasto al cambiamento climatico, come rendere l’Europa sovrana in materia di industria, energia e alimentazione. E poi la questione più rilevante di tutte: quella di soddisfare le aspirazioni e le attese dei cittadini nei loro bisogni più concreti. L’abbiamo visto durante la pandemia, di fronte a sfide che passano le frontiere, deve essere trovata una risposta pragmatica ed efficace, ma soprattutto condivisa, perché gli Stati Nazione da soli non sono in grado di agire. È vero per le pandemie, è vero per l’immigrazione e lo è per il riscaldamento climatico. Saranno queste le principali sfide che l’Unione europea si ritroverà ad affrontare da oggi agli anni a venire. E saranno i temi attorno ai quali i partiti del Vecchio continente dovranno impostare la campagna elettorale in vista delle elezioni Europee 2024, previste l’anno prossimo tra il 6 e il 9 giugno. Di questo si è discusso all’evento “Europa 2024”, organizzato da Borgomanero in Azione presso il Comune di Invorio. Un incontro pubblico a cui ha preso parte Caterina Avanza, consigliera politica al Parlamento europeo di Renew Europe e membro del Direttivo nazionale di Azione.
L’evento, moderato da Roberto Faggiano, consigliere comunale di Borgomanero, ha visto i saluti di Alberto Rollini, vicesindaco di Invorio e Sergio De Stasio, segretario provinciale di Azione. Tanti i temi chiave snocciolati in vista della prossima campagna elettorale per il rinnovo del parlamento europeo.
L'invasione dell'Ucraina da parte della Russia ha scatenato una rapida reazione da parte dell'Unione Europea, che ha sostenuto finanziariamente e militarmente Kiev e sanzionato Mosca, che però ha finito per tagliare le esportazioni di gas causando una crisi energetica. Per questi motivi, il conflitto sarà un tema di campagna elettorale, tra chi sostiene la linea attuale dell'Ue e chi contesta l'invio di armi o auspica un comportamento più neutrale.
“Non possiamo voltarci dall’altra parte. L’equidistanza non è un’opzione. Come ha detto Draghi, la Russia va sconfitta o sarà la fine dell’Europa. Gli Ucraini si battono anche per i nostri valori, per la nostra democrazia. Ma allo stesso tempo, è urgente riuscire a spendere i soldi del Pnrr per creare crescita e lavoro e tenere sotto controllo l’inflazione”, sottolinea Caterina Avanza.
L’altra questione al centro del dibattito è quella della lotta al cambiamento climatico. “Frenare la crisi del clima, ma anche adattarsi ad esso, sono le nostre priorità. Ma non siamo d’accordo con la filosofia anti produttivista che sta dominando in Europa. La sostenibilità ha tre pilastri, quella ambientale, quella economica e quella sociale. Se ci si concentra solo sulla prima non otterremo i risultati ricercati, anzi metteremo soltanto in crisi le aziende e gli agricoltori”, sottolinea Avanza.
La consigliera politica al Parlamento Ue cita un esempio: l’Europa è il primo consumatore di nocciole al mondo. Fino a non molto tempo fa era anche uno dei grandi produttori mondiali di nocciole, il Piemonte in particolare. Ma poi la Commissione ha ristretto all’estremo l’uso di agro farmaci che proteggono le culture di nocciole. Risultato? L’Europa resta il primo consumatore di nocciole, ma che ormai vengono dalla Turchia, Paese in cui è consentito l’uso di pesticidi ben più tossici di quelli che erano autorizzati nell’Unione. Azione invece rivendica un modo di far politica basato sul pragmatismo per migliorare la qualità della vita dei cittadini, senza ideologia.