Borgomanero - Nella dichiarazione di voto favorevole alla ratifica della Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura e le pene crudeli, il deputato Daniele Galli ha, tra l’altro, dichiarato: “Nel fare nostro l’accordo contro la tortura e le pene crudeli non possiamo dimenticare come la carcerazione preventiva sia stata patita da tantissimi innocenti, e che talvolta è stata usata come uno strumento assimilabile alla tortura per ottenere confessioni, raffinando lo stile caro a Torquemada. Chi scriverà le norme che susseguono a questa doverosa ratifica ricordi che Cesare Beccaria disse della carcerazione preventiva “Quale è dunque quel diritto, se non quello della forza, che dia la potestà ad un giudice di dare una pena ad un cittadino, mentre si dubita se sia reo o innocente? Questo è il mezzo sicuro di assolvere i robusti scellerati e di condannare i deboli innocenti e che il magistrato Borrelli dichiarò “Non è vero che noi arrestiamo la gente per farla parlare, ma è vero che quando parlano escono dal carcere”. Per amor di giustizia non dovrebbe esserci carcerazione preventiva se non nei casi in cui è inevitabile.