Borgomanero - Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta dell'on. Daniele Galli (Fli) sul delicato tema della par condicio: "I piccoli partiti schiacciati dalla mancata applicazione della par condicio finiscono ai margini delle informazioni, vengono ripescati solo ed esclusivamente per evidenziare fatti a loro discapito, mentre la scena viene riservata a chi evita il confronto e si fa la campagna elettorale grazie ai media compiacenti. Le forzature e gli atti di pubblicità al limite del fuorviante danno luogo, anziché a interventi sanzionatori, a una ridondante amplificazione sui media nazionali. A questo punto è chiaro che la legge 28 del 2000 è totalmente disapplicata e non c’è traccia di intervento dell’ autorità preposta per riportare nell’alveo del concetto di par condicio la propaganda elettorale, ma c’ è, purtroppo, l’abuso dei più furbi, di chi ha saputo collocare propri rappresentanti nell’ambito delle pubbliche e private comunicazioni, e c’ è l’oblio dei partiti, dei loro programmi, della legittima loro presenza e dell’avere la possibilità di essere ascoltati dall’elettorato italiano. Sembrerebbe che i media nazionali preferiscano il vaffa al futuro dell’Italia. Ritengo sia auspicabile che l’OSCE ponga seria attenzione su quanto sta avvenendo in questa campagna elettorale, valutando se realmente tutte le forze in campo abbiano avuto, secondo le leggi nazionali, parità di trattamento, e che il risultato di queste elezioni non sia oltremodo condizionato da arbitrari comportamenti dei media nazionali".