Borgomanero - L’Italia ha il costo dell’energia tra i più cari d’Europa, un costo che soffoca le nostre imprese: lo dicono dati statistici, lo dice Confindustria, lo ha ribadito Bombassei ieri sul Corriere, e lo afferma da mesi il deputato Daniele Galli, con una serie di interrogazioni per ora senza risposta, e con una mozione depositata alla Camera il 19 luglio, di cui la conferenza dei capigruppo blocca la discussione. “Il problema c’è, è evidente e richiede soluzioni e interventi urgenti: il sistema energia italiano è malato, i prezzi sono esagerati e gonfiati da sprechi, operazioni poco chiare e mal gestite; l’Autorità non funziona nell’interesse del cittadino ma si limita ad assentire agli ingiustificati aumenti dei prezzi. Il prezzo dell’energia è il 30 % di costo in più per le imprese italiane, e questo provoca fughe all’estero e nessun investimento, ovvero niente crescita. – dichiara Galli – Dal 19 luglio attendo che venga discussa una mia mozione, cui hanno aderito molti colleghi, con cui si vuole impegnare il Governo a mettere un freno a queste distorsioni, a controllare ciò che accade nelle società pubbliche che gestiscono l’energia, a trasformare quello che oggi è un cappio al collo di imprese e famiglie in una risorsa al servizio dell’interesse economico del Paese. Aspettare significa restare indifferenti alla lenta morte delle nostre imprese, del nostro già sofferente Pil e del futuro dell’Italia.”