Ghemme - "Nella giornata di oggi - spiega il deputato del Movimento 5 Stelle, on. Davide Crippa - ho provveduto a depositare un’interrogazione a mia firma a risposta in commissione Finanze della Camera dei Deputati un’interrogazione sul caso dei bolli auto di Ghemme. Una storia che nasce da lontano, quando, nel 2010, la Regione Piemonte provvedeva alla revoca dell’autorizzazione del Signor Paolo Bonassi, titolare della tabaccheria di Ghemme (No), alla riscossione delle tasse automobilistiche per le ripetute inadempienze relative al mancato riversamento alla stessa Regione di 6163,72 € tra il 2008 e il 2010. Come si è appreso da fonti stampa locali negli ultimi mesi, la Regione Piemonte starebbe richiedendo le somme contestate, con gli interessi, ai cittadini diretti interessati, per un totale di circa 300 mila euro. Tale scenario si va ad ampliare ulteriormente se si considera che i cittadini che hanno usufruito dei servizi di pagamento per saldare anche le bollette delle proprie utenze luce e gas. Ricordo che sulle bollette energetiche per uso domestico e non solo vi sono caricati diversi oneri di competenza e destinazione statale, tra cui l’IVA e le componenti D2e D3. Tra le varie problematiche si aggiunge poi il fatto che la stessa Regione Piemonte ha confermato che è in possesso elenco degli esercizi ACI, AVANTGARDE E SERMETRA abilitati alla ricezione di pagamenti, ma non vi è traccia di elenchi delle tabaccherie autorizzate, e simili documenti non risultano nemmeno sul sito dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Nelle settimane scorse, i circa 500 cittadini ghemmesi coinvolti nella vicenda hanno provveduto ad aprire una procedura di class action contro la Regione Piemonte e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli evidenziando come la pubblica amministrazione non li avrebbe chiaramente informati della revoca dell’autorizzazione a Bonassi, mentre l’Agenzia delle dogane non avrebbe, secondo i ricorrenti, ottemperato ai suoi doveri di controllo e verifica, riportati anche sul proprio sito istituzionale. La vicenda si fa ancora più spinosa considerando che, interrogato durante la trasmissione “Mi Manda Rai Tre” di lunedì 21/11/2016, l’avvocato del Bonassi, Sergio Iavelli, ha mostrato le ricevute di pagamento inerenti ai versamenti dei bolli auto effettuati, per un importo di circa 300 mila euro tramite la società “Self Pay Self srl”, azienda che, nonostante un capitale sociale di soli 10.000 € al 29/11/2016, sul proprio sito garantisce di offrire il servizio solitamente offerto da Lottomatica senza la necessità da parte delle tabaccherie, prevista dal DPCM del 25 gennaio 1999 n. 11, di prestare annualmente apposita fideiussione bancaria o assicurativa commisurata all'ammontare mensile medio delle riscossioni nell'anno precedente. Una situazione intricata quindi, in cui i cittadini di Ghemme al momento sono il solo capro espiatorio. Restiamo in attesa di una risposta da parte del Ministero dell’Economia, pronti ad eventuali aggiornamenti dell’ultima ora sulla vicenda".