Ghemme - Via libera dalla Regione all’elenco dei nidi e delle scuole dell’infanzia che beneficeranno dei contributi per le sezioni primavera, servizio di accoglienza per i bambini dai 24 ai 36 mesi. Le sezioni finanziate sono 89, tra cui 8 nuove attivazioni a Castagnole delle Lanze, Montechiaro d’Asti, Bagnolo Piemonte, Saluzzo, Scarnafigi, Ghemme, Samone e Costanzana. L’investimento complessivo è di circa 1,4 milioni di euro, il triplo rispetto ai bandi passati, e ne beneficeranno nidi, sia comunali che convenzionati, e scuole dell’infanzia, statali o paritarie.
“Quello garantito da nidi e materne è un servizio fondamentale per le famiglie con bambini piccoli, che devono conciliare i tempi della famiglia con quelli del lavoro - annotano il presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota, e l’assessore regionale all’Istruzione, Alberto Cirio - Le sezioni primavera, infatti, permettono di accedere alla scuola materna già a partire dai due anni, invece che dai tre come previsto per legge, ma coprono una fascia d’età che vede spesso liste d’attesa molto lunghe. In passato questo bando è stato finanziato con risorse per metà statali e per metà regionali, ma quest’anno dei fondi ministeriali promessi non abbiamo ancora visto un euro e, per supplire all’ennesima mancanza dello Stato, la Regione è stata costretta a triplicare le proprie risorse. Una scelta compiuta nonostante le difficoltà del bilancio e possibile con l’aiuto dei fondi per le aree sottoutilizzate, per non penalizzare e continuare a supportare le giovani famiglie e aiutare il territorio a incrementare un servizio particolarmente utile e prezioso. Il sistema per la prima infanzia è vitale per la nostra società, che attraversa oggi un momento difficile. Se non avessimo aumentato le risorse, molte scuole avrebbero rischiato di chiudere”.
Delle 89 sezioni finanziate, 10 sono in provincia di Alessandria, 12 di Asti, 12 di Biella, 11 di Cuneo, 9 di Novara, 25 di Torino, 6 di Vercelli e 4 nel VCO. L’entità del finanziamento per ciascuna sezione è commisurata al numero dei bambini e alla durata del servizio giornaliero. Il contributo copre gli interventi strutturali per l’adeguamento di locali e impianti, l’acquisto di arredi, attrezzature e materiale didattico, i costi per il personale utilizzato, le spese generali strettamente funzionali al servizio.