Share |

La risposta di Bettini alle affermazioni di Mazzaron (studenti Pdl)

Carlo Bettini

Borgomanero - Ci scrive Carlo Bettini, del movimento karanā e studente dell'ITIS Borgomanero: "Quello che ha scritto Federico Mazzaron in una lettera inviata a voi è inaccettabile. Un lettera scritta su quanto è bravo il governo, senza dare spiegazioni tecniche, senza dire il perchè gli studenti sono scesi in piazza il 5, e sul perchè scenderanno di nuovo il 12 e per tutto l'anno. Il governo tecnico sta cercando infatti di approvare la legge APREA, grazie all'appoggio dei partiti di maggioranza PDL-UDC-PD, che cancellerebbe in un giorno tutta la democrazia studentesca guadagnata dopo anni di lotte. Questa legge infatti abroga i rappresentanti di classe, oltre che le assemblee di classe e d'istituto, lasciando ad ogni singola scuola l'autonomia statutaria, cioè la possibilità di reintrodurre o meno tutto ciò. Inoltre questa legge permette alle scuole di introdurre due privati nel consiglio d'istituto. Questa è una cosa gravissima perchè, visto la situazione economica della scuola, questi privati saranno sicuramente persone che avranno fatto una donazione alla scuola. Siccome noi non crediamo che in una situazione di crisi economica un'azienda doni soldi alla scuola senza interessi, siamo sicuri che ci sarebbe un doppio fine, e la legge glielo permetterebbe. Come prima cosa i privati sceglieranno le scuole dove il loro profitto potrebbe essere maggiore e, vista la dismogeneità tra i capitali del Nord e quelli del Sud, si può immaginare quale parte dell'Italia ancora una volta verrà favorita. Inoltre avendo potere decisionale nel consiglio d'Istituto(che diventerà d'autonomia) i privati che fanno parte del consiglio, specialmente negli istituti tecnici, potranno avere stages e apprendistati legati ai propri interessi. Inoltre potranno intromettersi nella stesura del POF, facendo coincidere i propri interessi lavorativi con l'educazione degli studenti. Tutto questo è inaccettabile per una scuola pubblica e democratica garantita dalla costituzione".