Borgomanero - «E’ assurdo che in un momento di grande difficoltà per tutti i Comuni la lista civica di sinistra Pro Borgo voglia strumentalizzare un fatto positivo (la collaborazione gratuita di un personaggio di grande esperienza come Peppino Cerutti) ai fini di una polemica che si ritorcerà contro di loro, che dovranno spiegare ai borgomaneresi una presa di posizione suicida. Infatti, Cerutti non ha alcun ruolo formale, alcun rapporto di lavoro e dunque niente stipendio: non si capisce, dunque, perché il Ministero dell’Interno abbia deciso che la figura di Peppino Cerutti, consigliere del sindaco di Borgomanero Sergio Bossi sia illegittima»: il deputato novarese di Fratelli d’Italia, Gaetano Nastri, candidato nel collegio uninominale per il Senato così interviene sulla querelle scoppiata a Borgomanero.
«Probabilmente il Ministero non è stato edotto in maniera sufficiente – aggiunge Nastri – E’ vero che non si possono creare organi del Comune al di fuori da quelli stabiliti dalla legge, ma è altrettanto vero che la nomina a consigliere del sindaco non rappresenta l’istituzione di un nuovo organo. Questo dal punto di vista formale, perché dal punto di vista sostanziale c’è solo da ringraziare Peppino Cerutti, che con la sua attività ha fatto risparmiare soldi al Comune. Mi auguro che venga trovata una soluzione – conclude Nastri – perché non può essere un intoppo burocratico a bloccare un’iniziativa lodevole del sindaco Bossi. In questo senso mi impegno a presentare un’interrogazione al Ministro dell’interno per spiegare esattamente cosa è successo a Borgomanero e cioè che l’incarico a Cerutti non rappresenta l’istituzione di alcun nuovo organo e che dunque è assolutamente legittima».