Borgomanero - Il mantenimento di 250 posti letto effettivi, la necessità di mantenere un punto di riferimento importante nel nord della provincia di Novara, la crescita costante della produttività della struttura, 12mila ricoveri all’anno e 48mila utenti al Dea, la degenza media più bassa di tutto il Piemonte (4,74 giorni a fronte di una media di 5,49) e la necessità di limitare a migrazione sanitaria verso altre regioni. Queste sono solo alcune delle considerazioni che il Consigliere Regionale Domenico Rossi ha sottoposto oggi nel corso del Question Time a Palazzo Lascaris all'Assessore alla Sanità, Antonio Saitta, interrogandolo sul futuro dell'ospedale “Santissima Trinità di Borgomanero”.
«Alla luce di tali argomentazioni e raccogliendo le istanze dei Sindaci del territorio – ha spiegato il Consigliere novarese - ho chiesto se non si ritenga opportuno riconsiderare quanto disposto dalla delibera di riorganizzazione della rete ospedaliera, adottata nelle scorse settimane, che prevede, per quanto riguarda il territorio dell’ASL di Novara, il calcolo dei posti letto in base al parametro di riferimento l’anno 2012 in cui era ancora operante come ospedale la struttura di Arona». In caso contrario, infatti, la riduzione dei posti ammonterebbe al 42% e non al 29% come inteso dalla delibera.
«Il riferimento al posto letto anziché alla modalità di prestazione – risponde l'assessore Antonio Saitta – rischia di diventare un riferimento di un impianto antico, ad un modello superato. Con le nuove tecniche di intervento e di cura il tempo di degenza è decisamente diminuito. Detto questo riconosco la qualità dei servizi offerti dalla struttura di Borgomanero e per questo ritengo opportuno ragionare in una logica di quadrante». Motivo per cui l'Assessore intende incontrare al più presto i Sindaci. «Sono disponibile – conclude Saitta – per una riflessione sui problemi specifici: il Piano Sanitario non è un dogma e per questo il confronto con i territori diventa fondamentale per migliorare la nostra pianificazione».
Un tema centrale quello della riforma sanitaria regionale che Domenico Rossi porterà sul territorio domani, venerdì 19 dicembre, in un incontro organizzato dal Gruppo del Pd in Consiglio Regionale cui parteciperà proprio l'Assessore Antonio Saitta insieme al collega novarese, Augusto Ferrari. «Condivido pienamente il modello di riorganizzazione adottato dalla Giunta, ma come ogni modello va calibrato sulle specificità dei territori. Incontri come questo hanno proprio lo scopo di favorire tale processo. Non è intenzione della Giunta sottrarsi al confronto – chiarisce Rossi – tutt'altro proprio il dialogo con amministratori, addetti ai lavori e cittadini può portare ad un percorso condiviso».
In tale ottica Domenico Rossi ha voluto affrontare il tema della riorganizzazione rispetto alle criticità che si riscontrano nell'ospedale di Novara e in particolare sul funzionamento del Dipartimento Materno-Infantile considerato che a oggi è prevista la soppressione del Strutture Complesse di Ortopedia Pediatrica e Chirurgia Pediatrica. «A margine della commissione sanità – spiega il Consigliere – ho ricordato che nel maggio 2014 a Novara è stata inaugurata la nuova sede di Terapia Intensiva Neonatale e Pediatrica che, oltre ad essere all'avanguardia, fa da riferimento per tutto il quadrante nord-est. Eliminare questo servizio oggi significherebbe gettare al vento l'investimento e spingere l'utenza verso la Lombardia». Una presa di coscienza su cui sarebbe opportuno aprire una riflessione. «Ritengo - conclude Rossi - ci sia lo spazio per l'inserimento di una terza chirurgia pediatrica in Piemonte, da assegnare a Novara, considerato che il Regolamento attuativo nazionale prevede un bacino minimo di 1,5 milioni per ogni Struttura Complessa con tale specializzazione».