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“Corsia privilegiata” per le sedi comunali per sette enti e associazioni

Palazzo Cabrino, sede del Comune di Novara

Novara - Il tema della assegnazione di sedi in locali di proprietà dell’amministrazione comunale è sempre stato molto delicato: su questa come su materie similari (vedi la gestione dei contributi) la giunta comunale del sindaco Andrea Ballarè si sta dotando di nuovi strumenti regolamentari che prevedono criteri oggettivi a guida delle scelte da compiere. Nelle more dell’applicazione delle nuove regole, l’amministrazione ha deciso, con una propria deliberazione del 21 giugno scorso, di prevedere l’assegnazione diretta di locali di proprietà comunale a sette enti od associazioni per le quali vengono considerati rilevanti «la natura, al peculiarità e la storia, oltre all’attività sociale svolta anche in sinergia con gli obiettivi e le progettualità dell’Amministrazione Comunale in termini di tutela e miglioramento della qualità della vita dei cittadini, soprattutto i più deboli e svantaggiati».

Sulla base di questa deliberazione, ad esempio, è stata confermata la già annunciata assegnazione dell’ex sede del CdQ Centro in corso Italia 48 al Centro Servizi Volontariato, della FIPAV (Federazione Italiana Pallavolo) nell’ex sede del Circolo Didatico in via Delle Rosette, e del Consorzio Case di Vacanza dei Comuni Novaresi nell’ex sede del CdQ Sacro Cuore in piazza Sacro Cuore 5. Nel ristretto elenco di realtà che avranno diritto alla “corsia privilegiata” ci sono poi le Associazioni che fanno parte del Coordinamento di Protezione Civile e la Croce Rossa Italiana, e due associazioni che si occupano di tutelare e rappresentare due categorie di disabili.

La prima è l’Ente Nazionale Sordi, al quale il Comune è tenuto a garantire una sede (attualmente in Corso Cavour 3) in forza del cosiddetto “Lascito Donnino”. L’altra associazione è l’Unione Italiana Ciechi, che attualmente utilizza i locali di corso Torino 8 che però – si legge nella delibera – “non risultano perfettamente adeguati”.

«La delibera – commenta il sindaco Andrea Ballarè – esprime con chiarezza la nostra volontà: riconosciamo la peculiarità di alcune organizzazioni (e lo faremo per situazioni analoghe anche in futuro) e per questa ragione provvediamo con un percorso più agevolato alla individuazione di una sede. Un fatto concreto, molto eloquente e significativo».