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“RIDARE SPERANZA”, CONCLUSI I PRIMI 40 STAGE NELLE AZIENDE NOVARESI

Novara - Si è concluso in questi giorni, con la consegna degli attestati ai partecipanti, il progetto “Ridare Speranza”. Il percorso, nato da un’idea dell’Associazione Novaresi dell’Anno, è stato realizzato dalla Provincia, in collaborazione con l’Associazione Industriali di Novara, che ha seguito la selezione dei candidati. 

L’Assessorato alle Politiche giovanili, tra settembre 2011 e aprile 2012, ha attivato 40 tirocini formativi retribuiti, ognuno della durata di 6 mesi, con un una borsa lavoro di 700 euro mensili. Nel suo complesso, il progetto è stato finanziato con 180 mila Euro, tra fondi Regionali, Provinciali e contributi dalle Fondazioni Banca Popolare di Novara per il Territorio, De Agostini, e della Comunità del Novarese Onlus; nonché grazie al sostegno diretto da parte delle aziende coinvolte.

Ridare Speranza ha contribuito alla creazione di un percorso formativo di eccellenza, offrendo concrete chance occupazionali a giovani che si sono laureati presso le facoltà del Piemonte Orientale. “Abbiamo scelto di indirizzare, sin dall’inizio del mandato, le Politiche giovanili sul tema dell’occupabilità – ha commentato l’Assessore competente, Alessandro Canelli -sostenendo e promuovendo varie iniziative. Questo progetto, in particolare, ha interessato i neolaureati di età non superiore ai 29 anni”.

Ridare speranza ha proposto un modello di sviluppo locale partecipato, sostenendo la crescita professionale. “La Provincia - ha sottolineato il Presidente, Diego Sozzani - ha dimostrato di saper rispondere alle esigenze del territorio, ben prima della recente diffusione dei dati allarmanti circa la disoccupazione giovanile, anche nel Novarese”.

Un’offerta formativa, quella formulata dall’Amministrazione provinciale, basata sull’acquisizione di competenze professionalizzanti, spendibili anche nel futuro lavorativo dei giovani.

Nei momenti di forte crisi, come quello attuale – ha aggiunto Canelli – è necessario uno sforzo comune per sensibilizzare e responsabilizzare sul problema del lavoro giovanile e sulla necessità di operare tutti insieme per potere creare condizioni e opportunità migliori”.

Al termine del progetto, l’elaborazione dei dati relativi al monitoraggio segnala un elevato gradimento da parte dei giovani e delle aziende. Un’occasione per le aziende, che possono valorizzare nuove risorse, e un’opportunità di inserimento lavorativo per i giovani, che devono sempre di più puntare su competenze linguistiche e formazione continua.

L’apprezzamento espresso sia dalle aziende, sia dai giovani partecipanti, che ringrazio per la preziosa collaborazione, conferma la validità del modello e ci stimola a dare continuità progettuale anche per la prossima stagione”, ha concluso l’Assessore.

In attesa di un nuova edizione, il 15% dei ragazzi che ha partecipato a “Ridare Speranza” continuerà il percorso lavorativo, assunto con contratti a vario titolo presso l’azienda in cui ha svolto lo stage.