Novara - «Su un tema così delicato come quello dell’accoglienza dei minori, ed in particolare dei minori abbandonati, è tempo di uscire dalla demagogia e dalle semplificazioni ideologiche, per costruire tutti insieme una azione amministrativa efficace per la città. Per questo crediamo indispensabile la convocazione in tempi rapidi di una commissione specifica a cui riteniamo debba partecipare anche il Sindaco». Commenta così il consigliere del Partito Democratico Elia Impaloni (nella foto) l’esito del dibattito svoltosi nel consiglio comunale di questa mattina grazie a due interrogazioni presentate dal gruppo del PD. «Un dibattito – rilevano i consiglieri del Partito Democratico – che ha consentito di avere, finalmente, qualche elemento di chiarezza in più rispetto ai costi sostenuti dalla comunità cittadina, per la gestione dell’accoglienza dei minori. Nelle scorse settimane, in diversi contesti ed in particolare nelle sue frequenti apparizioni televisive, il sindaco aveva sostenuto che Novara spende attualmente 4 milioni di euro per l’accoglienza dei minori stranieri abbandonati. Oggi grazie alle risposte fornire alle nostre domande puntuali, sappiamo che, invece, si spendono poco più di tre milioni per tutti i tipi di accoglienza , comprese quelle dei minori assegnati dal tribunale, e che lo Stato rimborserà circa un milione».
«Si tratta – aggiungono i consiglieri del Partito Democratico – di una cifra comunque rilevante. Noi pensiamo che un buon amministratore, di fronte ad un fenomeno che ha una dimensione tale da non poter essere bloccato all’origine,abbia il dovere di intraprendere azioni che consentano di contenere gli oneri, rendendo il servizio richiesto efficace ed efficiente. È quello che la nostra amministrazione di centrosinistra ha cercato di fare e ha fatto, sollecitando le realtà private a creare strutture di accoglienza cosiddette “a bassa soglia”, che hanno costi più contenuti».
«Questa azione, con la giunta di destra a guida leghista, si è invece arrestata. Perché il bando emesso dalla Prefettura si limiterà a garantire i posti necessari ad accogliere i minori già presenti a Novara ed oggi impropriamente ospitati nelle strutture per adulti. L’unica azione ad oggi intrapresa, quella di adibire a centro temporaneo di accoglienza uno spazio del dormitorio pubblico (attualmente utilizzato da 5 persone), di fatto fa crescere i costi (di 40.000 euro) e non offre un servizio corrispondente agli standard. In sostanza la razionalizzazione dei costi non sta avvenendo, anche perché, utilizzando per l’accoglienza strutture non adeguate non si riceve il contributo ministeriale. E questo aggrava ulteriormente gli oneri a carico del comune. Poiché non vogliamo sottovalutare il problema, né ci interessa cavalcarlo in modo ideologico, ma al contrario siamo disponibili a dare il nostro contributo positivo, riteniamo che al più presto possa essere affrontato in una sede propria, quale è una commissione consiliare. Perché ci dispiacerebbe che un fenomeno così rilevante rimanga solo argomento di talk show televisivi buoni solo per cercare di far crescere il proprio consenso politico».