Novara - “Duemila imprese agricole che chiudono nell’arco di tre mesi sono più che un campanello d’allarme sula grave crisi del settore”. Così l’on. Gaetano Nastri, coordinatore provinciale Pdl, motiva la presentazione di un’interrogazione rivolta al ministero dell’Agricoltura. “Secondi i dati diffusi da Unioncamere - dice Nastri - circa duemila imprese del settore agricolo, nel giro di tre mesi, ha cessato la propria attività a causa della crisi economica e finanziaria, mentre quelle ancora in attività sono costrette a fronteggiare una serie di problematiche penalizzanti e di evidente ostacolo, quale i costi fissi sempre più proibitivi e i redditi falcidiati dalla crisi unitamente a guadagni molto scarsi. Tre imprese agricole su cinque in attività presentano bilanci in perdita e una situazione generale che manifesta palesi perplessità sulla continuazione della propria attività aziendale”.
Inoltre, secondo i dati Istat, in agricoltura si sono persi 40 mila posti di lavoro, ovvero il 4,6% degli occupati. In tale quadro, appare preoccupante, secondo Nastri “la redistribuzione delle risorse finanziarie tra i Paesi membri dell’Unione europea, che la Commissione è intenzionata ad approvare attraverso la riforma della politica agricola comunitaria, le cui misure, ove introdotte, indebolirebbero ulteriormente l’interno comparto agricolo italiano”. Il deputato novarese chiede dunque quali iniziative, urgenti e necessarie, nell’ambito si vogliano intraprendere per rilanciare il comparto produttivo agricolo nazionale, e se non si ritenga opportuno, nell’ambito delle prossime iniziative indirizzate allo sviluppo, attuare misure ad hoc, volte a sostenere l’agricoltura italiana.