Novara - "Relativamente alla querelle tra il Consorzio Mediana e la Provincia - scrivono le consigliere provinciali Emanuela Allegra (PD), Valeria Galli (PD) e Antonia Tovaglieri (Idv) - apparsa sui giornali in questi giorni, per la gestione del Centro Servizi Donna, riteniamo di dover esprimere totale dissenso rispetto alle risposte fornite dall'Assessora Mariani. Viene citata strumentalmente la cifra di 530 mila euro sommando 6 anni di lavoro che si traduce realisticamente in 88.000 annui . Tale cifra rappresenta il lavoro di 4 professioniste che hanno erogato servizi all'utenza e lavorato per l'ente sostenendolo nella elaborazione di progetti per accedere a finanziamenti aggiuntivi. E' curioso notare che il medesimo importo costituisce il costo lordo di due dipendenti per un ente pubblico. E dunque dove sarebbe tutto questo risparmio?Sottolineiamo altresì il valore aggiunto in termini di qualità offerto dal Centro Servizi Donna riconosciuto non solo dall'utenza e dalla rete dei servizi creata dal Centro, ma da Istituzioni quali Unione Europea (progetto Woman XXI) , Regione e Ministero della Funzione Pubblica che, negli anni passati aveva conferito alla Provincia di Novara, grazie al Centro Servizi Donna, il premio per "le buone prassi nelle Pubbliche Amministrazioni". Se l'Amministrazione provinciale riteneva che con la gestione diretta del Centro da parte del personale dell'Ente avrebbe risparmiato, perchè ha messo a bando il servizio? Come mai si accorge solo dopo la sentenza del Tar della necessità di razionalizzare i costi? Ci chiediamo: se nel caso il vincitore fosse stata l'altra società concorrente, altrettanto solerte sarebbe stata la revoca del bando e la riorganizzazione del servizio? Anche sulla recente sentenza relativa all'aggiudicazione del Servizio Orientamento, il TAR ha dato torto alla Provincia, pur tuttavia l'Ente ha proseguito per la propria strada bypassando il pronunciamento del Tribunale Amministrativo. Esprimere dubbi e perplessità a questo punto è naturale. Due ricorsi persi e a cui non si è dato seguito come se le sentenze non fossero pervenute. Quali sono i criteri di trasparenza e di correttezza delle procedure che garantiranno i cittadini che vorranno partecipare ad un prossimo concorso provinciale ? Due “vittorie di Pirro”, che non possono passare inosservate".