Novara - Riceviamo e pubblichiamo da Stefano Longo, segretario provinciale di Risorgimento Socialista: "Risorgimento Socialista Novara esprime la sua vicinanza e solidarietà ai lavoratori e lavoratrici ambulanti in lotta per lavorare. Non possono esserci categorie di ambulanti protette, giustamente, e ambulanti di serie B che non possono lavorare quindi vivere. Risorgimento Socialista Novara e provincia chiede alle autorità di ascoltare le giuste rivendicazioni dei lavoratori ambulanti non, che non vendono alimentari, di non essere trattati come figli di un dio minore. Le amministrazioni hanno i mezzi e il personale per assicurare sicurezza e rispetto delle regole anti contagio anche tornando ad accettare TUTTI gli ambulanti nei mercati di paese e rionali. Ci sono regole e sanzioni. Basta applicarle e non minacciare. Lo possono fare le realtà stabili come i mega centri commerciali? Si. Allora, viste le dimensioni dello spazio occupato, può farlo anche qualsiasi Comune del Novarese. ll Presidente della Provincia di Novara ha di recente portato la sua solidarietà agli amici della Confcommercio. Bene. Faccia uguale con gli ambulanti. L'ambulante se non può esporre la sua merce non ha la possibilità di vivere una vita dignitosa. Noi siamo per il rispetto assoluto di tutti i DPCM ma senza violare alcuna legge si può estendere l'area di coloro che con il loro lavoro, grazie alla collaborazione delle amministrazioni, possono almeno portare a casa la giornata e ricominciare a concedere alle istituzioni quella fiducia andata persa negli anni. Risorgimento Socialista chiede di ascoltare questi lavoratori e di capire che non si parla né di discoteche né di rave party ma di banchetti con merce in luoghi deputati ad accogliere un mercato all'aperto facilmente controllabile sia nel flusso che nelle distanze di sicurezza. La legge non è mai così rigida da non prevedere un minimo di flessibilità".