Novara - Riceviamo e pubblichiamo: “Il tentativo di questa maggioranza di minimizzare quanto accaduto nella tarda serata di ieri in Consiglio Comunale è sconfortante”: così commenta il Capogruppo del Gruppo Misto Per Novara Daniele Andretta, a seguito della mancata approvazione del Bilancio di Previsione della municipalità, avvenuta per assenza di numero legale. “Pd e Sel - prosegue Andretta - non sono riusciti, dopo due giorni di dibattito, a garantire al Sindaco ed alla sua giunta il numero di voti essenziali per consentire l'approvazione di uno degli allegati al documento di contabilità e cioè il Piano delle Alienazioni. E questo, secondo la legge, ci impone di ricominciare tutto daccapo”.
“Credo sia la prima volta che accade un fatto simile nella storia recente di Novara – aggiunge il consigliere Isabella Arnoldi – basti pensare che se il Governo non avesse concesso ulteriori proroghe alla scadenza imposta ai Comuni per la presentazione dei bilanci di previsione, questa amministrazione sarebbe stata con tutta probabilità commissariata. Ce ne rendiamo conto? A parte che è incredibile approvare a novembre un bilancio di previsione...”.
“Questo è un fatto gravissimo – dicono i consiglieri del Gruppo Per Novara – che ha ricadute politiche importanti perché sta a significare che questa amministrazione non è all'altezza, non è in grado di governare la città ed ormai i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Il motivo? A nostro avviso la scarsa presenza e la scarsa leadership del primo cittadino, che pare ormai troppo impegnato ad occuparsi del proprio futuro politico al fianco di Renzi. Lo sbandamento che si avverte nella maggioranza, già dilaniata da scontri fra fazioni e dalla visione più radicale della componente di Sel, è frutto di questi atteggiamenti e le conseguenze ci sono e sono pesanti... Altro che fatto tecnico, come lo definisce Ballarè...”.
“Gettare la croce addosso ai consiglieri assenti al momento del voto è meschino e fuori luogo – dice Andretta – quando in una formazione manca la tensione ideale, perchè l'allenatore ha già fatto i bagagli, le partite ovviamente si chiudono con una sconfitta”.
“Il dramma – prosegue Arnoldi – è che qui la sconfitta è della città. Questo bilancio doveva essere approvato a giugno, sebbene nell'incertezza, correggendo poi il tiro successivamente in assestamento, se fosse stato necessario. Si è scelto, per precisa volontà della giunta, di posticipare i tempi, approfittando della finestra concessa dal Governo. Ma questo si è rivelato un boomerang clamoroso. Senza dimenticare che ora si dovranno anche affrontare i costi di nuove commissioni e consigli comunali e i peraltro pochi cantieri non partiranno”.