Novara - “Abbiamo ancora un bilancio sorvegliato speciale”: è questa la considerazione del capogruppo di Io Novara - Energie per l’Italia Daniele Andretta, dopo la commissione odierna in consiglio comunale, che ha analizzato la relazione della Corte dei Conti sullo stato di salute delle casse comunali. “Un bilancio sotto stretta sorveglianza, perché ancora evidentemente fragile, che non può certo rappresentare un fattore per lo sviluppo della città”. Un monitoraggio che, come annunciano i rappresentanti regionali dell’organismo di controllo, proseguirà con cadenza semestrale. “Sono svariate le motivazioni che hanno portato a questo risultato - dicono i consiglieri Daniele Andretta e Pietro Gagliardi - ma è un fatto che alcuni dei provvedimenti contenuti siano fortemente limitanti: ad esempio l’impossibilità di accendere nuovi mutui se non per far fronte a risparmi organici di spesa o l’impossibilità di utilizzare i ribassi d’asta, perché destinati all’operazione di risanamento”.
Fra le iniziative che l’organo di controllo dei conti pubblici chiede di attuare ci sono ad esempio il contenimento dei costi del personale, il contenimento della spesa corrente “perchè siamo ancora ben lontani da una concreta applicazione della spending review, come peraltro da noi richiesto ad ogni bilancio preventivo da qualche anno a questa parte”, ma anche la revisione delle spese energetiche, per l'illuminazione pubblica e degli edifici comunali, la revisione degli organi partecipati, e ancora l’obbligo di migliorare la capacità di incasso dei tributi e delle sanzioni al codice della strada, ormai cronicizzato a percentuali risibili.
“L’invito - proseguono i consiglieri - è quello di contenere le spese in relazione alla natura delle stesse sull’effettiva disponibilità di cassa, rilevando che se il saldo della tesoreria rispetto agli anni precedenti è migliorato, è soltanto perché abbiamo incassato 2,3 milioni dalla cessione di Pharma Novara e di parte di Casa della Porta. Ma poi?”. “Insomma, a prescindere da chi abbia governato questa città negli ultimi 15 anni, è evidente che il bilancio del Comune di Novara continua ad essere in sofferenza cronica, il che impedisce di programmare efficaci politiche di sviluppo in grado di farci uscire dalla crisi. Per questo motivo, a nostro avviso, serve una seria azione, continua e stringente, per riuscire a restituire in servizi e benefici quello che i novaresi pagano ogni giorno a qualunque titolo”. “Ma la soluzione - avvertono i rappresenti di Io Novara – EPI , non può essere quella di anticipare di tre mesi le date di scadenza dei pagamenti della Tari, come prevede di fare questa amministrazione, anche perché non possono essere, ancora una volta, i cittadini novaresi i terminali ultimi sui quali si debbono concentrare gli sforzi per ottenere conti risanati”.