Novara - “Facciamo i migliori auguri di buon lavoro al Sindaco Alessandro Canelli” dice Daniele Andretta, fondatore del Movimento Civico Io Novara. “Il risultato elettorale – prosegue Andretta - è la dimostrazione che i novaresi avevano voglia di cambiamento e questo ci conforta delle scelte fin qui fatte. Dal nostro punto di vista abbiamo voluto rappresentare un’alternativa moderata rispetto a quella uscita dalle urne, ma con tutta evidenza i valori in campo erano differenti; anche se consideriamo importante il risultato ottenuto al primo turno, ovvero quel 14 per cento che ci ha permesso di ottenere una significativa rappresentanza in consiglio comunale. E’ evidente come al ballottaggio il nostro elettorato di riferimento abbia fatto una scelta di campo ben precisa, peraltro scontata. Per questo entreremo in consiglio comunale con spirito costruttivo, ma attento, consapevoli di rappresentare quei valori moderati per i quali gli elettori ci hanno dato fiducia. Nell’augurare alla nuova amministrazione di bene operare in favore della città l’auspicio è che ciò avvenga con modalità davvero innovative rispetto al passato, ovvero attraverso una maggiore partecipazione dei cittadini. Il Movimento dunque - conclude Andretta - continuerà nella sua azione civica e d’impegno, con gli attivisti ed i simpatizzanti che in questi mesi hanno collaborato a questo progetto, lavorando fin da subito all’organizzazione interna ed all’approvazione dello statuto e dell’organigramma”.
"Le urne novaresi - dice invece Antonio Pedrazzoli - hanno dato un responso chiaro: Alessandro Canelli, il candidato sindaco esponente della Lega Nord, ha vinto le elezioni con largo margine su Andrea Ballarè del PD. A lui vanno le mie congratulazioni ed un sincero augurio di svolgere nel migliore dei modi possibili l’importante incarico al quale è chiamato. Sono molte le riflessioni che si possono fare sulla recente tornata elettorale perché è stata ricca di spunti per chi si interessa di politica. Tuttavia prima di scrivere una più approfondita analisi sull’andamento del voto preferisco soffermarmi su quella che a mio giudizio è stata la vera ragione della sconfitta di Ballarè. Ritengo assolutamente irrilevante valutare le alleanze che ha stretto il PD o quelle che avrebbe potuto concordare al primo turno o al ballottaggio. Non avrebbero influito minimamente sull’esito del voto. E nemmeno occorre scervellarsi su come si è comportato l’elettorato dei partiti perdenti al primo turno, come ad esempio il Movimento Cinque Stelle, perché sono analisi che non portano alla vera causa della sconfitta che io penso essere da individuarsi in una scarsa attenzione per l’ordinaria amministrazione della città e della comprensione delle richieste dei cittadini. Nei cinque anni passati si è badato molto ai grandi temi e soprattutto alla riduzione dell’indebitamento ma poco alle piccole cose. Girando per la città, ed ascoltando la gente in questa campagna elettorale, le lamentele che continuamente mi sono state riferite hanno riguardato la manutenzione delle strade e dei marciapiedi, la cura del verde, la sicurezza percepita ed il problema dell’immigrazione. In effetti i grandi problemi dell’amministrazione comunale sono di interesse di una minima parte della popolazione, mentre la maggior parte dei cittadini si preoccupa e valuta l’operato della Giunta dal modo in cui vive la città. Novara, Arona e Galliate sono a guida leghista e se si aggiunge anche Trecate si può certamente affermare che il lavoro delle forze politiche alternative alla Lega Nord è stato fallimentare in questi ultimi anni. Ma cosa hanno fatto in più di Ballarè i sindaci Ferrari e Gusmeroli per essere stati a suo tempo riconfermati alla loro carica? Hanno saputo ascoltare anche i piccoli bisogni dei cittadini intervenendo sempre in prima persona nei problemi e creandosi così il proprio consenso personale durante il loro mandato. Basta guardare il profilo Facebook di Ferrari. A fronte di tante cose buone fatte sul piano dell’amministrazione straordinaria della città e della tenuta dei conti, Andrea Ballarè è mancato in questo, che sembra una cosa banale, ma che per i cittadini è un aspetto fondamentale. Ecco perché la campagna elettorale e “l’ultimo miglio” della sua amministrazione sono stati irrilevanti, il danno era già fatto. Detto questo ritengo comunque che sia necessario costruire qualcosa di alternativo alla deriva populista che ha preso la politica, anche locale, e che da questa sconfitta severa per il PD ed anche per tutta l’area moderata sia necessario ripartire con progetti politici concreti per dare un’alternativa ai cittadini".