Novara - Reduce dalla due giorni di Consiglio comunale, nel corso dei quali è stato approvato il Bilancio di previsione del Comune di Novara, il capogruppo del Pdl, Daniele Andretta, ha qualche sottolineatura da fare: “Si tratta di un documento tutto tasse che sta provocando una grandinata di imposte e tributi sui malcapitati novaresi. Si mette mano nelle tasche dei cittadini, sperando così di poter ovviare ad un’incapacità amministrativa che ormai è diventata il marchio tipico della Giunta Ballarè. Devo fare qualche esempio - dice con ironia Andretta - vi basta l’aumento della Tarsu, la tassa sulla raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani, che in una città virtuosa come Novara ha premiato i residenti con un bel +19% della tariffa da un anno all’altro? E poi che dire delll’Imu sulla seconda casa che a Novara i contribuenti pagano al massimo prestabilito per legge (l’1,07%). Ma le batoste non finiscono qui: ci sarà l’aumento del biglietto della Sun che passa a 1,50 euro; incrementerà e di molto in percentuale anche il corso dei parcheggi a pagamento, così come dei servizi cimiteriali. Non solo non conviene più vivere a Novara con tutti questi aumenti, ma nemmeno morire... Quello che più abbiamo trovato strano - spiega Andretta - leggendo nelle pieghe del Bilancio è che la spesa pubblica non abbia subìto alcun taglio o revisione; tutto un carrozzone di costi inutili è rimasto tale e quale, così come è invariata l’incapacità di poter riscuotere gli arretrati dei furbetti. Questo è il vero problema: scovarli, punirli a dovere con le sanzioni previste per legge e recuperare parte del gettito, perché non è giusto che a pagare siano sempre i soliti! L’azione del sindaco per macro-aree doveva trovare delle soluzioni su: lavoro, Sporting Village, Teatro Coccia, Sun, parcheggio di largo Bellini e sociale. Purtroppo in questo bilancio non notiamo alcun intervento in queste voci. E dove finiranno allora i nostri soldi? Semplice: nelle piste ciclabili e... negli orti sociali. Sì avete capito bene, orti a disposizione di tutti, che costano alla comunità la bellezza di 85.000 euro!”
Gianmaria Balboni