Novara - “Secondo l'analisi costi-benefici redatta dalla commissione ministeriale sulla Tav - commenta Daniele Andretta, capogruppo di Io Novara e da sempre molto attento alla realtà socio-politica ed economica della città - i costi della Torino-Lione superano di 7-8 miliardi i benefici, mentre il rischio massimo delle penali e dei rimborsi sarebbe di 1,7 miliardi. Va detto che l'analisi costi benefici, commissionata dal Ministro Toninelli, raggiunge vertici grotteschi quando considera le mancate accise: ci mancava solo che si considerasse il fatto che la trattoria della signora Pina che vive sui clienti camionisti e la tabaccheria del signor Nino, dovranno chiudere se si fa la Tav e il ridicolo assoluto era assicurato. Va sottolineato inoltre che, per dovere di racconto, questa linea è sostenuta da un movimento che si pretende ecologico e che dice di voler favorire l'auto elettrica. Insomma uno di quei classici casi in cui non si capisce dove sia la faccia di chi propone e parte al grido di: Contrordine citoyens: viva i camion! L'impatto ambientale è trascurabile! Lo dice l’analisi e lo sosterrà la rete. Per contro, come evidenziato sul Sole24Ore: “Sarebbe interessante fare un’analisi costi-benefici del Grab, il Grande raccordo anulare delle biciclette, intorno a Roma, per capire se abbia un’analisi positiva o negativa. Giusto per citare un’opera cara ai Cinque stelle che realizzerebbero probabilmente in ogni caso perché è parte di una strategica politica oltre che di politica dei trasporti. Quale sarebbe il costo ‘politico’ di rinunciare a quell’opera?”. Le elezioni, le percentuali, il voler rimanere attaccati al cadreghino che mai più (dati alla mano e sondaggi che parlano chiaramente - altro che analisi farlocche) potrebbero tornare sotto le terga… Abruzzo docet”.