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Anticorruzione, Rossi: Si attivino i patti di integrità per la Città della Salute di Novara

Novara - “In assenza dell’estensione, già previsto per il nuovo ospedale di Torino, alla Città della Salute di Novara del protocollo Anac e dell’attivazione dei patti di integrità quanto fatto per la trasparenza e la prevenzione dei fenomeni corruttivi e delle infiltrazioni della criminalità organizzata rischia di essere insufficiente”. Il Vicepresidente della Commissione Sanità, Domenico Rossi (Pd) commenta così la risposta dell’Assessore Icardi in merito all’interrogazione odierna per  fare il punto della situazione sugli impegni presi dalla Giunta, al fine di tutelare il comparto sanitario e il ciclo del contratto pubblico, con un Ordine del Giorno, approvato all’unanimità, collegato alla legge regionale richiesta dal Ministero necessaria a sbloccare il finanziamento per la Città della Salute e della Scienza di Novara. 

“Le buone notizie - spiega il consigliere Dem - sono la nomina del generale Liore per la stesura del protocollo per la legalità tra ASO e Prefettura di Novara per il potenziamento dei controlli antimafia e l’accordo con Cassa depositi e prestiti al fine di fornire consulenza all’azienda sanitaria in relazione ad aspetti economico finanziari e alle modalità di affidamento e attuazione del progetto. La Regione ha, inoltre, predisposto un gruppo di lavoro in collaborazione con Ires per valutare i progetti di partenariato pubblico-privato su scala regionale”.

Restano però in sospeso due passaggi chiave. Da un lato l’estensione del protocollo ANAC, già attivato per la Città della Salute e della scienza di Torino, al nuovo ospedale novarese; dall’altro l’attivazione dei patti di integrità. “Si tratta di contratti che vengono sottoscritti, dalla stazione appaltante con un organismo di controllo qualificato e indipendente che, con lo specifico intento di prevenire condotte illecite, monitora le varie fasi della procedura, compresa l’esecuzione del contratto, segnala alle parti eventuali irregolarità ed elabora delle relazioni periodiche di dominio pubblico” illustra Rossi. Sono strumenti previsti dalla legge, dall’ANAC e dalla Commissione europea che garantiscono la trasparenza e la correttezza delle gare d’appalto, contribuiscono alla realizzazione di progetti di successo e permettono di risparmiare denaro pubblico

“Sarebbe un errore non prevedere tale formula per un investimento come quello della Città della Salute di Novara e andrebbero attivati anche per il Parco della Salute di Torino, in quanto, rappresentano lo strumento riconosciuto come il più incisivo per rendere il percorso trasparente e impermeabile al malcostume e agli ospiti indesiderati” conclude il Vicepresidente della Commissione Sanità sottolineando che “c’è ancora tempo per cambiare idea e mettere in campo le soluzioni più efficaci”.“In assenza dell’estensione, già previsto per il nuovo ospedale di Torino, alla Città della Salute di Novara del protocollo Anac e dell’attivazione dei patti di integrità quanto fatto per la trasparenza e la prevenzione dei fenomeni corruttivi e delle infiltrazioni della criminalità organizzata rischia di essere insufficiente”. Il Vicepresidente della Commissione Sanità commenta così la risposta dell’Assessore Icardi in merito all’interrogazione odierna per  fare il punto della situazione sugli impegni presi dalla Giunta, al fine di tutelare il comparto sanitario e il ciclo del contratto pubblico, con un Ordine del Giorno, approvato all’unanimità, collegato alla legge regionale richiesta dal Ministero necessaria a sbloccare il finanziamento per la Città della Salute e della Scienza di Novara. 

 

“Le buone notizie - spiega il consigliere Dem - sono la nomina del generale Liore per la stesura del protocollo per la legalità tra ASO e Prefettura di Novara per il potenziamento dei controlli antimafia e l’accordo con Cassa depositi e prestiti al fine di fornire consulenza all’azienda sanitaria in relazione ad aspetti economico finanziari e alle modalità di affidamento e attuazione del progetto. La Regione ha, inoltre, predisposto un gruppo di lavoro in collaborazione con Ires per valutare i progetti di partenariato pubblico-privato su scala regionale”.

Restano però in sospeso due passaggi chiave. Da un lato l’estensione del protocollo ANAC, già attivato per la Città della Salute e della scienza di Torino, al nuovo ospedale novarese; dall’altro l’attivazione dei patti di integrità. “Si tratta di contratti che vengono sottoscritti, dalla stazione appaltante con un organismo di controllo qualificato e indipendente che, con lo specifico intento di prevenire condotte illecite, monitora le varie fasi della procedura, compresa l’esecuzione del contratto, segnala alle parti eventuali irregolarità ed elabora delle relazioni periodiche di dominio pubblico” illustra il Consigliere. Sono strumenti previsti dalla legge, dall’ANAC e dalla Commissione europea che garantiscono la trasparenza e la correttezza delle gare d’appalto, contribuiscono alla realizzazione di progetti di successo e permettono di risparmiare denaro pubblico

“Sarebbe un errore non prevedere tale formula per un investimento come quello della Città della Salute di Novara e andrebbero attivati anche per il Parco della Salute di Torino, in quanto, rappresentano lo strumento riconosciuto come il più incisivo per rendere il percorso trasparente e impermeabile al malcostume e agli ospiti indesiderati” conclude il Vicepresidente della Commissione Sanità sottolineando che “c’è ancora tempo per cambiare idea e mettere in campo le soluzioni più efficaci”.