Novara - "Un bilancio che possiamo definire “sano” e virtuoso, oltre che rispondente alle concrete esigenze del territorio". Il presidente della Provincia Federico Binatti e il consigliere delegato al Bilancio e Tributi Monia Anna Mazza commentano con queste parole i contenuti del Bilancio di previsione 2023-2025 approvato a maggioranza durante la seduta di Consiglio provinciale di oggi, mercoledì 29 marzo. "Come abbiamo ricordato nella serata del 27 marzo durante l’Assemblea dei sindaci – rimarcano il presidente e il consigliere – la programmazione per il 2023-2025 è frutto della costante concertazione con gli ottantasette Comuni del territorio: compito dell’Amministrazione provinciale è quello di recepire e rispondere positivamente alle istanze più urgenti che ci vengono sottoposte. Alcuni interventi, che rientrano nelle nostre dirette competenze, possono trovare spazio, compatibilmente alle risorse dell’Ente, all’interno dell’agenda legata alla programmazione finanziaria, ma da parte nostra c’è sempre stata e sempre ci sarà la massima disponibilità a essere portavoce del territorio e a interfacciarci con Istituzioni ed Enti superiori affinché si trovino soluzioni rispetto a problemi che esulano dalle nostre funzioni. Questo tipo di operatività è stato premiato dal voto dei sindaci: all’Assemblea hanno infatti partecipato 67 primi cittadini (con un “peso” per 306.136 abitanti del territorio, ndr) e il bilancio è stato votato a maggioranza con soli sei astenuti".
EQUILIBRI RISPETTATI - Per il 2023 l’Amministrazione ha predisposto un Bilancio di previsione "che vede rispettati gli equilibri e attraverso il quale, nonostante le ridotte disponibilità finanziarie, riusciremo ancora una volta a garantire servizi essenziali e funzioni delegate a favore dei nostri cittadini e ci siamo resi disponibili a continuare a relazionarci con i Comuni in sede di valutazione di eventuali variazioni: questo – rimarcano il presidente e il consigliere – perché riteniamo che il territorio possa crescere se il lavoro degli Amministratori di basa su una solida rete di condivisione degli obiettivi. il bilancio di previsione 2023 pareggia sull’importo di 63.615.102,62 euro, il bilancio 2024 pareggia sull’importo di 46.366.637,71 euro e che il bilancio 2025 pareggia sull’importo di € 44.837.009,71 euro. Vanno considerati due fatti: in questi ultimi due mandati amministrativi ci siamo trovati a fronteggiare sia una contrazione delle entrate da parte dello Stato, sia anche difficoltà causate da eventi che hanno inciso negativamente a livello nazionale, come la pandemia e i rincari dell’energia determinati dalla guerra in Ucraina. Nonostante ciò l’Amministrazione è riuscita, grazie anche alla grande professionalità e disponibilità dei nostri Uffici, a far uscire il nostro Ente da una situazione di pre-dissesto finanziario, restituendo oggi al nostro territorio un bilancio. E nonostante le difficoltà – aggiungono il presidente e il consigliere – l’Ente, grazie a un lavoro di attenta programmazione e corretta progettazione, è riuscito anche ad aggiudicarsi numerosi finanziamenti esterni su bando che ci consentono di avviare opere, interventi e progetti impegnativi sul piano economico che la Provincia non potrebbe affrontare con le sole risorse proprie".
UN BILANCIO SANO E PIENAMENTE CONFORME ALLE NORMATIVE - Dopo l’approvazione della nota di aggiornamento del Documento unico di programmazione 2023-2025 durante la seduta di Consiglio dello scorso 23 marzo (il Dup era stato, invece, approvato il 22 settembre scorso), "con il quale – precisano il presidente e il consigliere – sono stati riaggiornati il Programma triennale lavori pubblici che comprende i nuovi lavori finanziati che trovano copertura negli stanziamenti del bilancio di previsione e la programmazione del fabbisogno del personale>>, si è giunti oggi all’approvazione dello schema del Bilancio di previsione 2023-2025, <<che, come detto, rispetta il raggiungimento degli equilibri finanziari. Nell’ultimo scorcio del 2022, come in tutte le Province italiane, si è registrata una marcata contrazione delle entrate proprie dell’Ente, tendenza mantenuta anche per questi primi mesi del 2023: anche il Comitato direttivo dell’Unione Province d’Italia ha analizzato la questione dell’individuazione di fonti di finanziamento alternative per gli Enti di area vasta: la futura revisione delle Province dovrà essere accompagnata da provvedimenti che le rafforzino per quanto riguarda le risorse finanziarie e il personale. Per quello che ci riguarda direttamente – spiegano il presidente e il consigliere - rimangono ancora sul triennio di riferimento gli effetti delle norme, che impongono di versare allo Stato entrate proprie per 25.452.071,96 euro a titolo di contributi alla finanza pubblica, calcolati già al netto dei contributi figurativi che concorrono a ridurre il taglio previsto dalla legge n. 190 del 2014. L’Amministrazione, a questo proposito, nonostante il ritardo determinato dalle elezioni per presidente del mese di gennaio, ha cercato di arrivare alla chiusura del bilancio di previsione entro il termine del 30 aprile, senza utilizzare tutto il periodo in cui è autorizzato il differimento del termine del prossimo 30 aprile. Il risultato è quello di un bilancio tecnico che raggiunge gli equilibri riducendo proporzionalmente i dati storici e tenendo conto dei rincari energetici e dei maggiori oneri per rincaro materiali".
LE SPESE CORRENTI - Descrivendo il capitolo delle spese correnti, il presidente il consigliere rimarcano, in particolare, il fatto che "gli acquisti di beni di consumo e le prestazioni di servizi, siano stati previsti nella misura minima possibile, con una suddivisione in base alla necessità dei singoli Servizi secondo disposizioni di contabilità economica della Legge di Bilancio e delle Leggi Finanziarie precedenti ancora in vigore, oltre che delle Leggi di Stabilità ancora in vigore. Le spese per utenze sono state stimate sulla base delle ultime mensilità fatturate, anche con riguardo all’avvio del progetto di efficientamento energetico denominato “Territori Virtuosi”, che durerà per quindici anni con un impegno 6.876.000 euro più IVA per di “Kineo&Polygon”".
Per quanto riguarda i consumi energetici e il “caro bollette” "il Governo, nella Legge di bilancio, ha approvato una prima tranche dei aiuti per gli Enti, pari a 50 milioni destinati a Province e Città metropolitane, importo molto inferiore a quello destinato complessivamente nel 2022, che erastato di 190 milioni complessivi: il nostro augurio – commentano il presidente e il consigliere – è che per il 2023 vengano approvate ulteriori misure per sostenere la spesa degli enti per energia e gas".
PERSONALE E SPESE IN CONTO CAPITALE - Nel Bilancio oggi approvato "le assunzioni sono state previste in relazione alla capacità dell’Ente di sostenere la spesa, programmando l’integrale copertura del turn over, pari a sette figure dei relativi percorsi di valorizzazione interna. Sono inoltre state previste tre figure in avvalimento destinate al contenimento dei cinghiali ed interamente finanziate dalla Regione Piemonte>>. Le spese in conto capitale, che ammontano a 17.769.897,48 euro, sono, per la maggior parte, <<finanziate – ricordano il presidente e il consigliere - da contributi e coperte da entrate correnti. Le funzioni delegate, non assistite da trasferimenti regionali, vedono stanziamenti per importi ridotti, che, come già detto, consentano comunque un minimo di interventi di promozione".
La gestione dell’indebitamento è rispettosa delle previsioni del Testo unico degli Enti locali. "Grazie al lavoro oculato da parte dell’Amministrazione, prosegue l’opera di riduzione del debito dell’Ente che passerà nel triennio da poco più di 76 milioni, allo scorso 1° gennaio, a circa 68 milioni al prossimo 31 dicembre".
GLI IMPEGNI A FAVORE DEL TERRITORIO - Tra gli impegni più significativi c’è quello "dell’accensione di un nuovo mutuo di 1,3 milioni necessario per garantire il cofinanziamento del contributo parziale di 7.793.094,92 euro da fondi derivanti dalla “Missione 4:Istruzione e Ricerca - Componente 1 – Potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione: dagli asili nido alle Università - Investimento 3.3: Piano di messa in sicurezza e riqualificazione dell’edilizia scolastica” del Piano nazionale di ripresa e resilienza per lavori di manutenzione straordinaria per la riqualificazione energetica, il miglioramento sismico, l’abbattimento delle barriere architettoniche e la messa in sicurezza del Liceo classico e linguistico “Carlo Alberto” di Novara, opera che vale complessivamente 9.460.076,10 euro e che è stata per la prima volta iscritta a bilancio, consolidando ulteriormente – ricordano il presidente e il consigliere - il già più che significativo impegno e l’efficacia della programmazione e della progettazione da parte dell’Amministrazione rispetto alle esigenze delle Scuole secondarie di secondo grado di competenza dell’Ente nell’intero territorio, con interventi già previsti che dovranno essere terminati entro il marzo 2026 e che “cubano” per circa 24 milioni di euro complessivi, sempre derivanti da fondi derivanti dal Pnrr. Tutto questo senza dimenticare la necessità di procedere speditamente con la realizzazione delle opere riguardanti la viabilità, la manutenzione del patrimonio dell’Ente e senza dimenticare altri finanziamenti che la Provincia si è aggiudicata e che sono iscritti in bilancio. Oltre al già noto progetto “Cusio 2030” svolto in partenariato con alcune realtà territoriali e che ha consentito l’aggiudicazione del bando “Simbiosi” della Fondazione Compagnia di San Paolo per 340.000 euro finalizzati alla conservazione, alla valorizzazione e al sostegno della biodiversità acquatica del lago d’Orta, la Provincia ha aderito al primo bando del programma europeo Central Europe, candidandosi, in forza delle proprie competenze in materia di pianificazione territoriale e trasporti, come partner del progetto “Rail Reinvent”, successivamente denominato Rail4Regions”, che si pone quale obiettivo la promozione del trasporto merci ferroviario come snodo per lo sviluppo regionale e la valorizzazione delle tratte ferroviarie attualmente in disuso o sottoutilizzate a tal fine aumentando il numero di scali merci, in particolare a servizio di aree rurali e periferiche. Lo scorso gennaio – annunciano a conclusione il presidente e il consigliere - il Segretariato del Programma Central Europe ha comunicato formalmente d’aver approvato il progetto e che il budget destinato alla Provincia per la realizzazione delle azioni ad essa assegnate ammonta a 99.360 euro, dei quali il venti per cento, pari a 19.872 euro, finanziato dal Fondo di rotazione nazionale e la restante parte dal programma Central Europe".