Novara - “I problemi non si affrontano con il populismo e con i comunicati stampa. Sulla vicenda dell’inquinamento del lago d’Orta il centrodestra ha preso un granchio”. Il vicepresidente della Provincia e delegato all’Ambiente, Giuseppe Cremona, replica all’interrogazione dei consiglieri di centrodestra, ripresa da alcuni giornali, sui recenti episodi di inquinamento nel Cusio. “In merito ai quattro sversamenti avvenuti a San Maurizio d’Opaglio la Provincia di Novara è perfettamente sul pezzo, ha partecipato agli incontri con gli amministratori locali, con Legambiente, con le imprese del territorio e le rubinetterie. Gli episodi – spiega Cremona - paiono essere dovuti ad un atto vandalico e non ad una forma di inquinamento strutturato; gli accertamenti sono ancora in corso e anche per questo non sono state diffuse informazioni parziali o da verificare. Enfatizzarli oltremodo ha il solo effetto di creare un danno d’immagine grave al lago d’Orta, che è l’ultima cosa di cui il territorio ha bisogno in questo momento. Inoltre, se i consiglieri di “Provincia protagonista-Forza Italia”, Lega e Fratelli d’Italia avessero voluto avere degli approfondimenti avrebbero potuto ottenerli facilmente nella Commissione competente, o semplicemente telefonando al sottoscritto o agli uffici. Occuparsi di un problema reale è cosa ben diversa da diramare una nota stampa strumentale o magari dall’andare a fare un selfie sulla spiaggia di Lagna, dove sono avvenuti la maggior parte degli sversamenti... La Provincia sull’ambiente è attenta, forse come mai prima d’ora, sia sul tema degli scarichi industriali come nel caso della Cartiera di Momo e dei caseifici di Recetto, sia sulle cave nei confronti delle quali siamo stati i primi ad emettere pesanti sanzioni per le irregolarità riscontrate, sia nei confronti dei rifiuti e delle bonifiche, basta ricordare la chiusura della discarica di Barengo e Ghemme e la soluzione dell’annosa vicenda amianto a Vespolate. In merito alle richieste tecniche dell’Interrogazione – conclude Cremona – la risposte verranno date in Consiglio, che è la sede deputata per farlo, così come gli aggiornamenti sull’iter del “Contratto di lago” per il Cusio”.
Non s'è fatta attendere la risposta di Ivan De Grandis (Fratelli d'Italia): "Se il centrodestra ha preso un granchio, allora il vicepresidente Cremona “fa il gambero” e, infatti, solo dopo la nostra interrogazione, si interessa fattivamente alle problematiche che toccano nuovamente in questi giorni il Lago d’Orta. Il Vicepresidente di Besozzi però vorrebbe insegnarci anche quando e come fare il nostro lavoro di opposizione, peccato che con la sua risposta, palesa in maniera chiara ed inequivocabile come in questi anni non abbia ancora imparato a svolgere il suo ruolo e con l’invito a “telefonargli” fa trasparire come ignori che gli strumenti di forma istituzionale che hanno a disposizione i consiglieri provinciali siano le interrogazioni e le mozioni. Proprio con la nostra interrogazione, abbiamo fatto delle domande precise che richiedono risposte precise nella sede consona, ovvero il Consiglio Provinciale. Spiace che il Cremona si infervori, magari perché toccato sul nervo scoperto, ma i dati di fatto e le sue stesse affermazioni ci danno ragione. Se abbiamo presentato un documento mirato è proprio perché siamo in costante contatto con gli amministratori locali e i cittadini, mentre è lo stesso vicepresidente Cremona a dichiarare, ed è un dato di fatto, che solamente ieri ha avuto - e aggiungo finalmente! - un colloquio con il Sindaco di San Maurizio d’Opaglio, dopo che lo stesso si era già ben attivato convocando un tavolo tecnico ad hoc, cosa che avrebbe potuto fare un Ente sovraordinato attento. La Provincia invece, ed è un altro dato di fatto, fino alla presentazione della nostra interrogazione non ha preso alcuna posizione e non ha comunicato nulla. Altra cosa che non ha ancora compreso il Consigliere delegato Cremona, è che la Commissione Ambiente esiste proprio affinché anche lui, che ha in capo proprio quella delega, possa riferire ai componenti della stessa. A questo punto però siamo noi che pretendiamo una convocazione della Commissione Ambiente a stretto giro. Non possiamo che rimanere perplessi nel leggere che un delegato così attento alle politiche ambientali riesca a derubricare a semplice “atto vandalico” più sversamenti, non vorremmo che l’amministrazione provinciale stia sottovalutando la questione. Rispediamo inoltre al mittente le accuse di “populismo”: il nostro interessamento alla questione e il nostro lavoro non crea un danno d’immagine al Lago, tutt’altro. Serve da pungolo e stimolo a chi amministra. Sia ben chiaro: chi danneggia il Lago d’Orta sono gli incivili, non certo dei consiglieri che vogliono tutelarlo e che chiedono all’amministrazione di farsi sentire. Le affermazioni di Cremona sono imprudenti e offensive, ci aspettiamo delle scuse".