Novara - «Lo sto ripetendo a tutti in questi giorni - scrive il sindaco di Novara, Andrea Ballarè in una sorta di lettera aperta alla cittadinanza sulla questione aumenti - nessun amministratore pubblico, e noi meno di chiunque altro, applica aumenti di tariffe a cuor leggero. Ma siamo di fronte ad una situazione tale di crisi per cui si impongono scelte precise. E noi abbiamo scelto. Così come i cittadini ci hanno chiesto durante la grande assemblea di “Insieme per decidere” vogliamo salvaguardare i servizi sociali, per non aggravare le difficoltà dei cittadini e delle famiglie che già vivono problemi seri. E vogliamo dare sostanza ad ogni sforzo possibile per la ripresa e lo sviluppo. Per questo ci troviamo nella necessità di usare alcune leve fiscali. La leva della Tarsu è una di queste. Respingo con forza – prosegue il sindaco – l’immagine che l’opposizione vuole attribuire a questa giunta: noi non siamo una amministrazione che ama le tasse. Anzi. Noi ci troviamo malvolentieri a dover utilizzare lo strumento fiscale. Tutti i Comuni, e Novara è tra questi, hanno fatto la propria parte nel risanamento e nel contenimento della spesa pubblica. Nello stesso periodo (e sto parlando dell’era Tremonti) lo Stato centrale e le Regioni hanno aumentato le spese per 20 miliardi. I Comuni stanno pagando l’incapacità di altri di cogliere la situazione di crisi e di adeguare i propri meccanismi di gestione. E accanto a questo il meccanismo spesso perverso del patto di stabilità, che rende talvolta inutilizzabili risorse che pure ci sono. Questo è il quadro. E noi sindaci siamo in prima linea, mettendoci ogni giorno la faccia. Così accadrà nelle prossime settimane con l’IMU. E così sta accadendo con l’aumento della Tarsu, che abbiamo approvato in questi giorni».
«Un provvedimento – precisa l’assessore al bilancio Giorgio Dulio – che non è stato affatto votato in segreto, come è stato detto, ma assunto con una regolare delibera di Giunta, debitamente pubblicata e quindi a conoscenza di tutti. L’aumento – prosegue l’assessore – non è fine a se stesso ma si inquadra nel più ampio problema del bilancio preventivo 2012, di cui è uno dei componenti. Soltanto per necessità tecniche, e cioè per consentire agi uffici di predisporre in tempo utile i bollettini di pagamento, in modo da consentire il versamento alla scadenza del 18 giugno, si è anticipata questa decisione. Il rinvio della scadenza della prima rata ad altra data avrebbe creato notevoli problemi finanziari al Comune. Va sottolineato con forza che l’opzione del ritocco delle tariffe Tarsu ha una precisa motivazione. Dovendo comunque garantire l’equilibrio di bilancio, una qualunque diminuzione nelle entrate previste comporta o un aumento di altre entrate o una diminuzione di servizi. Con l’incremento della Tarsu sarà possibile evitare incrementi in altre tariffe particolarmente sensibili (mense, asili nido, ecc). Coprire il costo del servizio per intero con la Tarsu consente all’Amministrazione di destinare ad altre finalità quella quota di risorse, diverse dalla Tarsu, che oggi devono invece essere destinate alla copertura del servizio di smaltimento rifiuti e pulizia strade».
«Mi pare importante comunque sottolineare – prosegue Ballarè – come, nonostante questo aumento, la tassa rifiuti della nostra città, che fino ad oggi è stata l’ottava migliore per economicità tra i capoluoghi di provincia, resta ancora in classifica tra le più basse d’Italia».
«È anche utile dare – aggiunge l’assessore Dulio – qualche cifra di riferimento per orientarsi sull’entità reale degli incrementi: un appartamento di 60 metri quadrati avrà un aumento di 14,51 euro all’anno; un appartamento di 100 metri quadrati passerà da 162,04 a 193,20 euro con un incremento di poco più di 31 euro all’anno; un ufficio privato di 200 metri quadrati pagherà 108 euro in più all’anno; una cartoleria di 60 metri quadrati avrà un incremento annuo di 45,93 euro. Sono solo pochi esempi tra i molti possibili, ma significativi».
«Io credo – conclude il sindaco – che in questa fase difficile sia sbagliato dividersi. La città deve stringere i denti e ripartire. Il bilancio preventivo sarà lo strumento con il quale, raccogliendo le indicazioni venute dai cittadini, tracceremo il percorso che intendiamo seguire».