Novara - «Rimango senza parole. L’ex assessore allo sport della giunta che ha creato la voragine dello Sporting, che negli anni ha ingoiato fiumi di denaro pubblico, parla come se non fosse responsabile di quanto accaduto, e, con scarso senso del ridicolo, si scandalizza per una spesa, quella per il lodo arbitrale, che dipende solo da una clausola contenuta nella disastrosa Convenzione con Sporting firmata nel 2004 quando governava la parte politica di cui Andretta fa parte e di cui è stato assessore allo sport».
Il sindaco Andrea Ballarè reagisce alle dichiarazioni del consigliere Daniele Andretta, capogruppo di minoranza del Pdl, già assessore allo sport della precedente amministrazione.
«Non siamo certo stati noi ad attivare la procedura del lodo arbitrale – dice il sindaco – ma il concessionario, che si è avvalso di una clausola prevista dalla convenzione voluta dalla Amministrazione, di cui Andretta faceva parte, una convenzione che ha provocato e continua a provocare danni pensantissimi al bilancio del Comune e alle tasche dei cittadini novaresi. La clausola obbliga entrambe le parti a rivolgersi ad un Collegio Arbitrale per dirimere eventuali vertenze. Sappiamo bene che il procedimento arbitrale è costoso – continua il sindaco – che è una procedura assai poco efficiente e infatti desueta, tant’è che abbiamo dato chiare e precise istruzioni agli uffici di non inserire più nei contratti la clausola che preveda il ricorso al Collegio Arbitrale. Ma purtroppo in quella convenzione la clausola c’è. Ed è stata attivata dal concessionario perché l’allora assessore Andretta non ha risolto un contenzioso che durava sin dal 2010. Al di là di questo aspetto – prosegue ancora il sindaco – resta la sostanza politica e amministrativa. Il lodo ha stabilito in modo inequivocabile che la richiesta di revisione della convenzione da parte del gestore è “infondata per mancanza dei presupposti giuridici” e che“non può riconoscersi in capo al Comune di Novara un generale obbligo di riequilibrio del piano economico finanziario, indipendentemente dalle cause che hanno provocato l’eventuale squilibrio” Quei denari in più non sono dovuti. Quindi se il Comune ha speso 100.000 euro per il lodo, ne ha risparmiati molti di più: accettare un ulteriore aumento degli oneri a carico del Comune per la gestione dello Sporting sarebbe stata una scelta irresponsabile, oltre che, come ha stabilito il collegio arbitrale, contraria alla normativa. Ci sarà modo di verificare nelle opportune sedi – aggiunge ancora il sindaco – se e in che misura esistano responsabilità civili, penali e contabili per i precedenti riequilibri. In attesa di sviluppi, forse è davvero il caso che Andretta dismetta i panni dell’ultimo giapponese nella foresta. Cerca di difendere l’indifendibile, e continua solo a ripetere slogan che non convincono più nemmeno diversi suoi ex colleghi di giunta e di maggioranza. È tempo che le chiacchiere da bar finiscano. L’improvvisazione, nella gestione della partita Sporting, ha già provocato sufficienti danni ai cittadini novaresi».