Novara - Se il clima in maggioranza è quello percepito nel corso della puntata di lunedì 20 giugno di 'Ottoemezzo', il popolare programma televisivo de La 7 delle 20.30, condotto da Lilly Gruber, è molto probabile che il premier Berlusconi a breve debba 'fare le valige' da Palazzo Chigi. Spettatore - non pagante - dello scontro tra il sindaco di Verona, Flavio Tosi (Lega), e la deputata pidiellina Alessandra Mussolini è stato il neo sindaco di Novara, Andrea Ballarè (Pd). Il primo cittadino 'de noiatri' è stato invitato dal duo Gruber-Pagliaro, che curano il programma, è stato invitato in studio a Roma per parlare dell'esperienza vissuta nelle ultime settimane, che l'ha portato all'inaspettata - per molti - vittoria nel confronto con il centrodestra. Ballarè, preso in giro bonariamente dalla Mussolini ("Ballarè o Ballarò?") all'inizio è sembrato molto calmo, quasi paziente, come a studiare le mosse degli 'avversari', che invece hanno pensato di lanciarsi stoccate su temi caldi rilanciati dal raduno del Carroccio a Pontida come: trasferimento di alcuni ministeri al Nord (in particolare a Monza, che avrebbe messo a disposizione del Governo una sede importante e prestigiosa), i provvedimenti relativi al Patto di Stabilità, che oggi mettono in seria difficoltà le amministrazioni comunali virtuose, e - in particolare - la politica estera, con il premier 'ostaggio' della politica estera americana e del suo Presidente Obam,a. Ballarè nei pochi minuti che ha avuto a sua disposizione ha puntato su un tema molto preciso: "La Lega Nord a Novara come in altre parti del Paese - ha ribadito - deve decidere se essere forza di governo oppure di protesta. La gente ha bisogno di risposte concrete, non più di proclami, per questo ha scelto altrimenti al duo Pdl-Lega". Il sindaco di Novara ha poi detto: "Il nostro Paese deve recuperare una dignità internazionale e non essere più lo zimbello di tutti all'estero" e ha ricordato come di recente è stato a Treviso dagli amici del Pd veneto per raccontare "come si batte la Lega Nord anche in città come Novara dove da anni godeva di ampio consenso". La sensazione è stata comunque di un debutto molto soft, in punta di piedi, tipicamente... novarese, per il primo cittadino che di fatto è stato spettatore di quell'anticipo di crisi, che analisti politici e sondaggisti vedono sempre più prossimo. Un'ultima curiosità: ospite della serata doveva essere non l'on. Mussolini, ma il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, che ad oggi e considerato il capofila dell'anima critica dentro al Pdl e di un movimento che si sta allargando sempre di più nel partito di Berlusconi. Un forfait in extremis che avvale l'ipotesi che molto presto succederà qualcosa in Parlamento e che con ogni probabilità si tornerà alle urne prima della scadenza 'naturale' della legislatura (2013).
Gianmaria Balboni