Novara - Ora che la decisione di creare una sola grande banca è presa, unificando le Popolari di Novara, Verona e Lodi, occorre rafforzare il rapporto con il territorio, per impedire che venga meno il tradizionale legame di fiducia e attenzione tra banca, imprese e famiglie. L’on. Gaetano Nastri, coordinatore provinciale Pdl, vuole andare oltre le polemiche che hanno contraddistinto queste ultime settimane e si fa carico di una proposta in positivo. “La soluzione è che sia valorizzata la Consulta – dice Nastri – che prevede già la partecipazione degli esponenti degli enti locali, delle realtà più significative del territorio. La Consulta deve diventare il motore della crescita del nostro territorio, il vero interlocutore della banca, la sede di condivisione e decisione collegiale delle scelte più rilevanti. Ora ci si trova una volta l’anno per parlare di grandi temi, ma non c’è un vero coinvolgimento sulle scelte gestionali. Finchè esisteva un consiglio di amministrazione della Popolare di Novara, poteva andar ben così. Oggi, invece, è quanto mai necessario che la Consulta sia rivista, venga potenziata, si riunisca almeno una volta al mese e i suoi componenti siano davvero coinvolti e possano condividere le linee di indirizzo del Banco Popolare”. Nastri si dice certo che “da manager di prestigio come De Angelis e Comoli, che in questi anni hanno fatto enormemente crescere la banca, mantenendo il tratto di “novaresità” dell’antica Popolare, verrà un pieno sostegno a questa richiesta. In tal modo non si rischia di mettere in cattiva luce il progetto fin dal suo avvio, anzi si lancia una nuova sfida, chiedendo agli esponenti locali, che entrano a far parte della Consulta, di farsi interpreti delle reali esigenze del territorio, della Provincia e dei Comuni. Anzi, dovrà essere proprio la Provincia, a fare da raccordo per le istanze dei Comuni, assumendo la responsabilità di proporre scelte utili a tutti gli altri enti. Se ciò avverrà, il progetto permetterà al Banco Popolare di effettuare risparmi e sinergie, di sviluppare nuovi servizi e di mantenere un legame con il territorio di origine”.