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Besozzi a Bruxelles: Ecco le nostre buone pratiche di sviluppo attente alla natura

Novara - Ieri, martedì 29 maggio, il presidente della Provincia Matteo Besozzi, insieme al direttore del Polo Ibis Barbara Tosi, è intervenuto a Bruxelles invitato dal Comitato delle Regioni, organismo di collegamento tra l'Unione Europea e gli Enti locali, per presentare all'interno di un seminario dedicato buone che conciliano sviluppo economico, salvaguardia dell'ambiente naturale e miglioramento dell'habitat umano. In particolare è stato presentato il progetto Slow Move che insieme a ChemlogMultimodal e In bici a pelo d'acuqua rappresenta i paniere di progettazione europea in cui la Provincia è attualmente impegnata.

Di seguito l'intervento introduttivo di Besozzi: "La Provincia di Novara è un territorio situato nel nord dell'Italia caratterizzato dall'alta densità degli insediamenti abitativi e produttivi e dalla forte presenza di infrastrutture: in pochi chilometri abbiamo quattro aeroporti, oltre a numerose autrostrade, strade ad alto scorrimento, ferrovie ordinarie e per l'alta velocità. Come tutta la pianura padana, il territorio è quindi anche interessato da importanti fenomeni di inquinamento dell'aria. In questo contesto il Novarese presenta anche importanti aree naturalistiche come l'asta fluviale del Ticino che collega la Svizzera con il fiume Po, area dichiarata Patrimonio Unesco, e i laghi Maggiore e d'Orta. In questo contesto la Provincia di Novara, in questi anni ha promosso diversi progetti che coniugano sviluppo territoriale e tutela dell'ambiente, favorendo modelli di mobilità meno inquinante, sia che riguardano il trasporto delle merci sia che riguardano il trasporto delle persone. Tra questi progetti ricordiamo gli Interreg Slow Move e In bici a pelo d'acqua e il progetto ChemLog Multimodal che riguarda la ricerca e l'innovazione del trasporto merci. Novara per la sua posizione strategica tra Milano e Torino e tra Genova e la Svizzera ha molto investito sullo sviluppo infrastrutturale e sul settore della logistica: sul suo territorio è presente un interporto che consente ai tir e ai container di essere "caricati" su treni merci, oltrepassando le Alpi e raggiungendo i porti del Nord Europa con una rapida alternativa al trasporto su gomma, decisamente più costoso ed inquinante. Sul nostro territorio le pubbliche amministrazioni hanno molto investito in progetti che potessero ridurre l'inquinamento derivante dal trasporto delle persone, che utilizzano principalmente l'automobile: in particolare il progetto Slow move, punta a favorire l'intermodalità tra trasporto su strada, mobilità ciclabile e trasporto fluviale e ferroviario, in una area di grande importanza naturalistica per la tutela della biodiversità come il Parco del Ticino. Slow move propone sperimentazioni e incentivi per incentivare la mobilità elettrica, con punti di ricarica per auto, bici e barche elettriche e favorendo l'insediamento di strutture ricettive e servizi dedicati ai ciclisti, che in Italia sono ancora poco diffusi rispetto ad altri stati europei. Questi progetti peraltro ben si inseriscono nello sviluppo delle piste ciclabili europee da cui il Novarese è attraversato. All'interno del progetto Slow Move è previsto il recupero di un importante sentiero ciclabile che attraversa da nord a sud tutta l'area protetta del Parco del Ticino che consentirà un contestuale recupero naturalistico di alcune aree comprormesse e il miglioramento del collegamento ciclabiele con il vicino aeroporto di Malpensa. La Provincia di Novara - costituendo una solita rete di partenariato con Regione Piemonte, Regione Lombardia e con gli altri Enti territoriali - ha proposto quindi in questi anni un novo modello di sviluppo dei trasporti, incentivando l'intermodalità e i mezzi alternativi all'automobile, e promuovendo contestualmente l'utilizzo di combustibili ecologici come il metano e i veicoli elettrici. I progetti che abbiamo sviluppato possono quindi rappresentare una buona prassi, soprattutto per altri territori europei fortemente urbanizzati e ancora caratterizzati da un utilizzo intensivo del trasporto su gomma".