Novara - "Ancora una volta - scrive Biagio Diana, coordinatore cittadino del Partito Democratico - leggiamo sulle pagine dei giornali opinioni che obbligatoriamente devono essere fortemente contrastate. Mi rifiuto di credere che il movimento giovanile “ La Destra” abbia un qualsiasi legame o rappresentanza dei giovani Italiani. Dunque penso che la vera pagliacciata sia definirsi movimento di giovani collocato nel quadro politico del nostro Paese. Piuttosto credo siano, pochi personaggi, reazionari e razzisti che provano a sporgere la testa dalla voragine scura e profonda dove i ragazzi della nostra Italia li hanno cacciati e dove preferiscono che rimangano per sempre. Detto questo, credo sia necessario rialzare la guardia per contrastare qualsiasi manifestazione d’intolleranza finalizzata alla riapertura di pagine vergognose che la politica di destra ha prodotto nei nostri territori, sviluppando tragedie che tutti ben conosciamo. Una politica che davvero ha messo persone contro altre persone, che ha ridotto l’Italia un colabrodo permeabile a ogni sopruso, povera e non rispettata, ferma nella crescita di una vera cultura cosmopolita e aperta ai cambiamenti globali. La lettera firmata dal rappresentante di gioventù italiana del movimento del signor Storace, lascia attonito chiunque è parte seria e vera del nostro Paese. Affermazioni del tipo 'gli Amministratori del Comune di Trecate regalano la cittadinanza italiana', svuotano di valore un Istituto Democratico fino a renderlo merce di poco conto. Eppure questo “giovane” rappresentante sa benissimo quanto sensibilità abbia espresso il Presidente della Repubblica su tale questione. Afferma poi che molti italiani si suicidano a causa della crisi economica e che trattare il tema cittadinanza a chi è nato in Italia è pura demagogia che frena provvedimenti contrastanti la crisi economica di cui siamo vittime. Dunque il quadro che si disegna, secondo questo giovane, può essere cambiato nel modo seguente: via gli stranieri e risolveremo i nostri problemi. Niente di più demagogico e falso di questo, e non credo esista formula più maligna che trattare in modo così scorretto temi come la disoccupazione e le povertà sempre più numerose. Il gruppo consiliare trecatese che ha approvato il provvedimento contestato, ha aperto un varco verso orizzonti di civiltà e giustizia sociale e sono certo che in moltissimi altri Comuni succederà lo stesso. La stimolo a fare questo arriva da un partito vero che si candida a governare questo nostro Paese per cercare di renderlo pari a molti altri nella modernità e giustizia sociale. Per noi chi nasce in Italia, chi frequenta le nostre scuole, chi parla nostra lingua e condivide, rispettandole, le nostre leggi, sia italiano a tutti gli effetti: di fatto e di diritto. Vogliamo che si conferisca loro diritti politici che sono il mezzo più efficace per una giusta integrazione, capace di diffondere senso di appartenenza e responsabilità verso un paese che finalmente si senta proprio. La cecità e l’arroganza di cui sono intrise certe dichiarazioni, soprattutto da parte di chi crede di rappresentare pezzi di popolazione, lasciano inorriditi. Quasi cinque milioni di persone provenienti da altre Nazioni vivono da noi da moltissimi anni. Hanno costituito imprese, famiglie e fatto nascere bambini. Quelli che noi vogliamo definire i nuovi italiani. Lo faremo con tutti mi mezzi democratici a nostra disposizione e pretenderemo che l’Italia conti su di loro come risorsa e non li consideri intrusi. Per fare questo lavoreremo affinché le norme di legge vigenti cambino anche attraverso i primi provvedimenti: proposte di legge, referendum e impegni delle Istituzioni democratiche in tale direzione. Noi, senza nessuna demagogia, abbiamo il coraggio di affrontare un cambiamento storico con realismo, giustizia e competenza. Chi inneggia alla cacciata urla dal profondo di quella voragine nera parole senza senso con la speranza di riaccendere su se stessi un lumicino morto e defunto".