Novara - "Spiace che la Regione Piemonte, contrariamente alla Lombardia, sia sempre assente in queste occasioni che rappresentano opportunità importanti per il futuro delle nostre comunità. Alla luce della situazione delle Province, presto le due Regioni avranno competenze ancora più determinanti per la Regione Insubre, è importante contare su Regioni presenti ed interessate, che possano attivamente sostenere le opportune azioni di lobbynig territoriale al pari di quanto avviene nell'euro regione di Basilea o nel Tirolo. Ma con il Piemonte la cosa appare quanto mai ardua". Commenta cosi, Luca Bona Commissario della provincia di Novara, la vistosa assenza della Regione Piemonte all’assemblea della Regio Insubrica avvenuta ieri a Villa Recalcati a Varese.L’assemblea 2014, aveva all’Ordine del Giorno l’approvazione e la risoluzione di continuità della regio stessa, alla luce dei cambiamenti istituzionali in atto che vedono coinvolte le Province italiane.I lavori, coordinati dal Presidente della Comunità di lavoro transfrontaliera Massimo Nobili, ha visto la relazione del Commissario della Provincia di Varese Dario Galli, che non ha mancato di sottolineare il difficile momento istituzionale in atto in Italia e lo svuotamento economico e politico delle Province. Galli ha voluto porre l’accento sull’attività della Regio , a quasi vent’anni dall’istituzione, proponendo continuità di lavoro tra i territori insubrici e il Canton Ticino. Massimo Nobili ha posto l’accento sul ruolo della Regio come referente autorevole dei rapporti tra Svizzera e Italia. La risoluzione finale, votata all’unanimità, ha visto tutti gli attori ad impegnarsi e promuovere la continuità e lo sviluppo della Comunità di Lavoro della regio Insubrica, invitando le Regioni Lombardia e Piemonte e Canton Ticino a farsi garanti per una soluzione istituzionale affidando alla stessa compiti, e risorse indispensabili per fungere da tavolo privilegiato della cooperazione transfrontaliera. Infine auspica che il Comitato Direttivo raccolga le intenzioni concretizzando i propositi emersi dall’assemblea e assicurando al tempo stesso, una adeguata continuità nella fase transitoria in vista dei nuovi assetti istituzionali. "Alla luce di tutto questo – conclude Bona – è indispensabile continuare a guardare con grande attenzione al lavoro di questa realtà, per far crescere i nostri territori evitando quel gap economico che ci sta portando lontano dai nostri partners".