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Canelli detta le linee guida della Novara futura

Conferenza stampa al Castello per il Sindaco con quasi tutta la sua Giunta e gran parte dei consiglieri di maggioranza: "E noi saremmo quelli che non hanno fatto nulla per la città?"

Novara - Signore e signori... allacciate le cinture di sicurezza perché ha ufficialmente inizio la campagna elettorale in vista delle prossime Amministrative per il rinnovo del Consiglio comunale e l'elezione del Sindaco. Conferenza stampa convocata alle ore 11 di oggi, mercoledì 13 gennaio, al Castello con un 'One Man Show' di Alessandro Canelli, circondato dai suoi assessori e da gran parte dei componenti del Consiglio comunale. Oggetto: ribattere alle accuse (del Pd) rivoltegli, anzi rivolte alla sua Amministrazione, di aver fatto poco nulla nel corso di questo mandato. L'inizio è scoppiettante e a braccio il primo cittadino comincia a snocciolare dati, numeri e relazioni come se non ci fosse un domani. "Nel luglio del 2016 abbiamo iniziato la nostra azione amministrativa prendendo in mano un Comune fermo al palo da anni, in particolare su un tema quale la manutenzione degli edifici pubblici e delle strade. Noi abbiamo messo in campo un'idea di progettazione, di dare un respiro e una visione di città che prima non esisteva. Anzi, siamo andati addirittura oltre, pensando ad una Novara proiettata al 2030, provando a cambiare e migliorare questa città in ogni settore. Abbiamo pensato a Novara come ad una casa da costruire e ovviamente siamo partiti dalle fondamenta. Abbiamo cercato le risorse e poi le abbiamo investite in una innumerevole serie di voci, come la videosorveglianza (prima c'erano un'ottantina di telecamere molte delle quali funzionavano poco e male e oggi siamo prossimi a superare le 230 unità!) e la banda larga per permettere alle imprese, all'Università, alle scuole e ai cittadini di poter essere connessi nel miglior modo possibile. Siamo usciti dal Cim non perché non ci crediamo e non crediamo nel suo sviluppo, ma proprio per la ragione inversa: con i soldi ricavati dalla cessione delle nostre quote abbiamo ricavato risorse da investire nella città. E allo stesso tempo il Centro Intermodale Merci, guidato da privati, ha un impulso maggiore ed è ancor più competitivo e vincente nella sfida della logistica. Noi siamo quelli che hanno attirato investitori da fuori Novara, che ora credono in questa realtà, creando sviluppo e posti di lavoro. Poi se qualcuno dei dipendenti non è novarese non lo vedo come una cosa negativa, visto che poi scelgono di vivere nella nostra città, acquistano una casa, comprano nei nostri negozi e così via...".

L'aspetto della logistica è uno dei punti forti su cui si deve basare l'attuale e prossima attività amministrativa: "Crediamo che il nascente polo di Agognate sarà di grande impulso per la città di Novara; ma a differenza del progetto che voleva far approvare chi mi ha preceduto (1 milione di mq, poi ridimensionato a 600.000 mq, comunque entrambi cassati dalla sua stessa maggioranza), l'area complessiva sarà di 200.000 mq; inoltre con la proprietà abbiamo messo dei paletti molto precisi, chiedendo che ci sia una politica imprenditoriale rivolta soprattutto al 'green'. E poi c'è lo studio del parcheggio sotterraneo della Diocesi in centro: un progetto che porterà alla pedonalizzazione di piazza Martiri. E poi ancora i progetti che riguardano Casa Bossi e l'ex Macello, per i quali manca solo il nulla osta della Sovrindentenza; successivamente si potrà partire con i lavori attesi da decenni e fermi anche a causa di una burocrazia incredibile... Lo stesso vale per il centro sociale di corso Giulio Cesare, dove presto sorgerà un albergo dedicato in particolare alle famiglie dei degenti o al personale presso la nuova Città della Salute poco distante da lì. In questo caso siamo in attesa di una perizia da parte di un professionista che attesti la valutazione dell'area, che è di proprietà del Comune e della Provincia, per poi partire col bando. E poi c'è la Variante De Agostini, dove abbiamo da subito instaurato un rapporto costruttivo con la proprietà, evitando che diventasse un'area di speculazione edilizia, per farne un'assoluta eccellenza nazionale per la Edu-Tech (la didattica digitale per le scuole), grazie anche all'intreccio virtuoso che si sta creando con il Polo tecnologico di Milano, che avrà sede dove s'è tenuto Expo 2015. E poi c'è il Polo della Moda che continuerà ad investire su Novara, tanto che a breve sarà annunciato l'inizio di corsi di una scuola professionale affiliata ad una delle firme presenti. E poi anche la Cultura, con il Teatro Coccia per il quale da subito abbiamo studiato una strategia per il suo salvataggio e rilancio, passando non solo dalla rinegoziazione dei mutui, ma dall'aver incentivato il suo 'appeal' presso fondazioni ed enti pubblici, per avere più fondi a disposizione. Ed è così che la Regione ha raddoppiato il suo contributo, così come importanti sono gli investimenti di Fondazione Crt e Compagnia San Paolo. E sul Sociale non avremmo fatto nulla? Moltissimi i progetti approvati e già in opera, come il raddoppio dei posti letto presso il dormitorio; sappiamo purtroppo che oggi sono sensibilmente aumentati anche coloro che sono in difficoltà, soprattutto dopo la crisi dovuta alla pandemia; ma con orgoglio posso dire che all'ex Campo Tav prima c'erano circa 500 persone oggi un'ottantina... E poi ancora abbiamo creduto nello Spazio Famiglia, lo Spazio Fragilità, il gruppo Mai troppo tardi, il laboratorio artigianale Fadabrav, che era stato sì costituito dalla Giunta precedente, ma che - essendo un'opera meritoria e che riteniamo valida - andava ulteriormente sviluppato. E poi lo Spazio Nova per i giovani presso l'ex Caserma Passalacqua o il Bando Periferie dove prima c'era un'idea di massima su come e cosa fare, mentre con il dirigente in poco più di un mese (luglio-agosto 2016) siamo riusciti nel miracolo di preparare e vincere un bando. E' evidente che chi dice che non abbiamo fatto nulla parla di se stesso oppure non vive in questa città, senza contare che abbiamo tenuto i conti in ordine".

Proprio quella del Bilancio a posto vuole essere un fiore all'occhiello per Canelli e soci: "Abbiamo notevolmente abbassato il debito, aumentando gli investimenti e da due anni non mettiamo mano alla Tesorieria, cosa che aveva creato qualche problema in precedenza con la Corte dei Conti".

Investimenti e numeri: "Più di mille parole parlano i numeri! Se dico che su Scuole e Asili Nido noi abbiamo investito 15 milioni di euro, contro i 3,4 milioni della Giunta Ballarè tra il 2011 e il 2016 lo faccio con i dati alla mano. Per la manutenzione di strade e marciapiedi noi siamo a quota 14 milioni, loro 3,1 milioni; per la manutenzione e sistemazione di edifici pubblici e cimiteri noi siamo già a quota 23 milioni, loro poco più di 1/3 (8,5 milioni); per verde e parchi noi 3,7 milioni e loro 2 milioni; per gli impianti sportivi - e credetemi si poteva fare di più ma siamo rimasti bloccati da questa inaspettata emergenza sanitaria che di fatto fermati in alcuni investimenti - noi 2,7 milioni, loro 1,1 milioni. Facendo la somma totale, noi siamo a quota 70 milioni di euro di investimenti per mettere mano e migliorare la città, contro i 30 milioni dell'Amministrazione precedente. E' vero, c'è ancora molto da fare, visto che l'ex dirigente architetto Nannini mi disse in uno dei primi colloqui dopo l'insediamento nel 2016 che per mettere tutto solo 'in regola' servirebbero almeno 120 milioni di euro!".

Gli investimenti e... il Recovery Plan: "Sono convinto che appena saranno definiti i termini per questi fondi provenienti dall'Europa per il rilancio post-pandemia noi saremo pronti con i nostri progetti e potremo così attingere somme ingenti da investire sulla città per il futuro della città. Un tema su cui siamo pronti a mettere mano è la destinazione dell'area che ospita il 'Maggiore'. Coinvolgeremo la direzione dell'Ospedale, le parti sociali, gli imprenditori, le associazioni di categoria, perché sarà uno dei temi per i prossimi anni. A breve partiranno i bandi, oltre che per Casa Bossi e l'ex Macello, cui manca solo un ultimo passaggio per il via, anche per il completamento del Mercato Coperto. Insomma il nostro motto è e sarà 'Carte e conti a posto'. E sulla Cittadella dello Sport il progetto è fermo anche perché vogliamo vederci chiaro e avere chiarezza ad esempio sulla situazione societaria del Novara Calcio. Credo inoltre che sia un progetto che potrebbe benissimo essere incluso tra quelli finanziabili dal Recovery Plan. Infine anticipo che da febbraio avremo due dirigenti che si occuperanno di Lavori Pubblici, uno dei quali esclusivamente di manutenzione".

Uno uomo solo al comando: "Quando sento questa frase riferita a me mi viene da sorridere... Credo che mai come in passato ci sia stata una Giunta così impegnata nel lavorare, proporre e fare; sino a qualche anno fa alcuni assessori invece si vedevano solo se dovevano fare passerella per farsi fotografare. Vi ricordo che è impossibile gestire da solo una città come Novara che conta oltre 100.000 abitanti. Mai c'è stata una maggioranza, con la Lega, Fratelli d'Italia e le liste civiche, così forte, coesa e direi granitica. Mai una fibrillazione al suo interno, nel senso che se c'era qualcuno che non era d'accordo si è sempre cercato di spiegare nel modo più esaustivo possibile il progetto per farne capire la bontà e alla fine tutto è stato approvato in modo unanime".

Poche ma incisive le parole del vice sindaco Franco Caressa (delega ai Servizi sociali): "Dire che Canelli è un uomo solo al comando è una totale falsità. Così come dire che non abbiamo fatto nulla in questi quattro anno e mezzo per Novara e i novaresi...".

La riunione si è conclusa con le foto di rito e l'arrivederci a presto per la presentazione di nuovi bandi, il primo dei quali sarà dedicato all'area dell'Ospedale Maggiore (ormai ex). Signore e signori lo spettacolo della campagna elettorale è ufficialmente iniziato. Quanto durerà? Cinque, sei mesi al massimo... O chissà?

Gianmaria Balboni